Mudra, i gesti che curano

Nel percorso in 8 parti di Patanjali, che abbiamo riassunto negli articoli precedenti, il collegamento tra mente ed emozioni, corpo e spirito si presenta continuamente. Assieme agli asana possiamo prendere in considerazione anche i mudra, gesti delle mani che muovono con precisione l’energia attraverso i meridiani.

I nostri principali meridiani attraversano il corpo dalla testa ai piedi, e l’importanza delle mani nella nostra vita ha fatto sì che in esse si sviluppassero collegamenti stretti con tutto il resto del corpo e della nostra fisiologia e circolazione dell’energia.

Per esempio, a lato dell’unghia del pollice arriva il meridiano del polmone, sull’indice quello dell’intestino crasso, sul medio quello del pericardio, sull’anulare quello del triplice riscaldatore, sul mignolo quello del cuore e dell’intestino tenue; tecniche come EFT (Emotional Freedom Tecniques) e SET (Simple Energy Tecniques) agiscono proprio qui, oltre ad alcuni altri punti sul corpo.

Le dita hanno anche una correlazione con le nostre emozioni e possiamo agire su di loro con il Jin Shin Jyutsu: sul pollice possiamo agire sullo stress e la preoccupazione, sull’indice la paura, sul medio la rabbia, sull’anulare la tristezza, sul mignolo l’autostima, e risvegliare il loro corrispondente positivo: capacità, coraggio, pace, gioia e fiducia in sé.

Anche le varie parti del corpo hanno il loro punto riflesso nelle mani, così come nei piedi, nei lobi delle orecchie e in altri posti meno facili da raggiungere e massaggiare; perciò possiamo agire su di essi con la digitopressione e l’agopuntura.

Con i Mudra tutti i punti riflessi e i meridiani vengono stimolati in modo da ottenere risultati specifici, abbinando un respiro calmo e consapevole, il modo più veloce e yogico di assorbire energia, e utilizzando a volte specifiche concentrazioni. I mudra sono molto efficaci nell’equilibrare i 3 dosha o umori biologici secondo l’Ayurveda, bilanciano lo squilibrio di Pitta o fuoco, Vata o aria-etere, Kapha o terra-acqua. Vanno mantenuti solitamente per 5-10 minuti, da 3 a 5 volte al giorno, a seconda del mudra e dell’effetto che si vuole ottenere.

Vediamone qualcuno in dettaglio. Ma ce ne sono molti di più!

Shankha Mudra

 La mano destra abbraccia il pollice della mano sinistra, indice e medio della sinistra toccano il pollice della destra. Questo mudra calma l’eccesso di fuoco, alleviando le infiammazioni tipo ulcera ed eczema, riduce l’irrequietezza mentale e calma la rabbia.

Kshepana Mudra

Le dita delle mani si intrecciano tranne gli indici che si uniscono dritti, le palme sono unite. Il respiro profondo, possibilmente dove l’aria è fresca e pulita, promuove il rilascio delle emozioni di stress e di negatività, favorendo uno stato di gioia pura, senza motivazioni. Kshepana Mudra aiuta anche a lasciare andare ciò che non serve più al corpo, facilitando il rilascio delle tossine attraverso il respiro, e dell’inquinamento mentale, proprio come una bella passeggiata nella natura.

Kubera Mudra

Indice, medio e pollice di entrambe le mani si uniscono, mentre anulare e mignolo si appoggiano con fermezza al palmo della mano. Kubera mudra dona il coraggio necessario per materializzare con successo i progetti. Aiuta a concentrare l’energia, che potrà essere diretta dovunque si desideri. Rafforza la determinazione e dona calma e fiducia alla mente. Prima di creare il mudra, si ripete mentalmente una breve affermazione positiva che aiuti a focalizzare l’obbiettivo, e durante la pratica si visualizza il progetto come raggiunto. È importante l’intensità della concentrazione, il mudra va tenuto 30 secondi circa o poco più, soprattutto se si soffre di pressione alta o disturbi di cuore.

Bhairava Mudra

Le mani si sovrappongono, destra che sostiene la sinistra, e i pollici si appoggiano uno sull’altro. Bhairava mudra è molto usato nelle tradizioni buddhista e indù e aiuta a creare più calma mentale. Prende il nome da Bhairava, essere dalle sembianze terrificanti che ha il potere di distruggere la negatività associata alla nostra natura inferiore, permettendo così alle qualità positive di emergere. Viene usato durante la meditazione ed ogni volta che si vuole creare uno spazio di fiducia e protezione verso sé stessi. Se si inverte l’appoggio acquista una qualità femminile e si chiama Bhairavi Mudra.

Questi e tutti gli altri mudra della tradizione dello yoga e del buddhismo sono semplici, efficaci e possono facilmente essere utilizzati nella giornata di tutti. Buona pratica!

 
Laura Sabbadin
Insegnante di Yoga ed Educatrice ai Valori Umani

Laura Sabbadin

Educatrice

Sito web: www.saivivere.it