Importanza del racconto di fiabe

L'importanza del racconto di fiabe nello sviluppo dei nostri figli

Malgrado il mezzo televisivo presenti la possibilità di sostituire il genitore, attraverso i cartoni animati e le fiabe sceneggiate, è molto importante che egli passi del tempo col proprio bambino, raccontandogli delle fiabe.

Il racconto di fiabe permette al bambino di proiettare le proprie paure e angosce nei personaggi del racconto, rasserenandolo, proprio perché c’è la presenza del genitore che fa da filtro e risponde alle sue domande.

Nel mondo interiore del bambino si possono annidare paure, smarrimenti, confusione determinati da fatti che non comprende e non ha ancora imparato a gestire. Ad esempio, il dolore che il bimbo prova per l’assenza della propria madre che lavora o che tarda a soddisfare un suo bisogno perché impegnata in qualcos’altro, può essere molto acuto. Questo perché il bambino non ha imparato ancora ad aspettare e non sa gestire il tempo. Ciò che prova sul momento per lui è assolutizzante, come se dovesse durare per sempre. Questo gli procura angoscia. Invece, attraverso l’identificazione con i personaggi della fiaba, egli riesce a vivere le proprie ansie, i propri conflitti interiori, proiettandoli fuori di sé e imparando pian piano a gestirli, liberandosi di tutti i sentimenti ed emozioni negative che lo spaventano. La presenza, poi, del genitore aggiunge conforto e aiuta ad acquisire sicurezza e coraggio.

Il bambino non è ancora capace di dare un senso e gestire le emozioni che avverte. È l’adulto che deve aiutarlo dialogando con lui. La fiaba, al riguardo, è uno strumento validissimo.

Inoltre, il racconto di una fiaba costituisce un’occasione unica per accostarsi al proprio figlio nel modo giusto, per conoscerlo più profondamente e comprendere le sue paure, i suoi dubbi, in poche parole, il suo mondo intimo. Far affiorare le parti più nascoste del bimbo, dipanare la matassa dei suoi sentimenti, fargli fare amicizia con le sue emozioni è una grande possibilità che ci viene offerta in quel limitato periodo di tempo che è la sua infanzia. Anche per noi adulti è importante ricontattare quel mondo interiore fantastico che è ancora lì, racchiuso nel nostro inconscio, e che, forse, abbiamo dovuto abbandonare troppo presto perché indotti dalla vita sociale che ci ha portati, in qualche modo, a rinunciare ai nostri sogni più nascosti. Il racconto della fiaba apre, quindi, delle porte sulla realtà misconosciuta del mondo interiore, sia negli adulti che nei bambini.

È interessante analizzare quali emozioni simboleggiano i vari personaggi. Ad esempio, le paure del bambino possono essere rappresentate da un lupo o da un drago; una fata o una strega o un orco, rispettivamente, possono rappresentare l’amore o la rabbia che prova verso gli adulti per le situazioni che non comprende ancora e che non sa gestire. Inoltre, attraverso la fiaba, il bimbo pian piano riesce a conoscere e dare un nome alle proprie emozioni e ai propri sentimenti: la speranza, la bontà, il coraggio, l’amicizia, l’astuzia, ma anche la paura, la rabbia, l’invidia, la gelosia ecc.

Potrà imparare, attraverso lo svolgimento del racconto, a conoscere ed accogliere i propri lati in ombra, aspetti del proprio sé che lo fanno soffrire e, identificandosi con l’eroe protagonista della storia, ad affrontarli ed averne ragione.

Tutto nella fiaba viene esposto in modo netto e senza sfumature. Ciò aiuta a definire chiaramente e senza dubbi il male e il bene. Questo dà un senso di sicurezza al bambino che ancora non sa che le situazioni e le persone possono essere più complesse e sfumate. Lo imparerà più tardi.

Anche la sola lettura delle fiabe assolve ad un importante compito. Scrive Bruno Bettelheim, psicologo infantile, al riguardo:

La lettura della fiaba assume un ruolo importante per il bambino, soprattutto per riuscire a sviluppare l’immaginazione e la sua capacità di capire il mondo. Purtroppo, a causa della modernizzazione, le fiabe non svolgono più il compito importante di entrare in contatto con la società, e - di permettere di strutturare- il proprio Sé.1

Le fiabe finiscono sempre con la vittoria del bene sul male, del buono sul cattivo. Così il bambino acquisisce la certezza che, affrontando le proprie lotte interiori, aiutato anche dall’amore e dalla vicinanza dei genitori, sarà premiato con la vittoria.

Inoltre, il racconto di fiabe svolge un ruolo educativo, fornendo al bambino gli elementi che contraddistinguono il bene dal male, la verità dalla menzogna, le persone buone da quelle cattive, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Attraverso il racconto di fiabe il bambino entrerà in contatto con l’ambiente nel quale vive e comincerà ad inserirsi, a piccoli passi e nel modo più semplice per lui, nella società.

La dottoressa Anna Zanardo, psicologa e psicoterapeuta, afferma:

La fiaba ha una funzione fondamentale per la maturazione psichica del bambino. Sin dall’antichità, e per la maggior parte della storia dell’uomo, oltre alle esperienze ristrette al contesto familiare, il principale alimento per la vita intellettuale del bambino era fornito dai racconti, come le fiabe, i miti, le storie religiose… Il bambino si serve delle sue fantasticherie per mantenere il senso di sicurezza di cui ha bisogno, visto che non è ancora in grado di provvedere autonomamente a sé stesso. Tale sicurezza è necessaria perché il bambino sviluppi quel senso di fiducia nella vita di cui ha bisogno per poter credere nelle proprie capacità. 

Il fatto che oggi si lascino i bambini davanti al televisore per tanto tempo senza preoccuparsi di ciò che vedono e comprendono è un errore. Se non si ha la possibilità, per mancanza di tempo, di raccontare personalmente le fiabe ai nostri figli, si potrebbe, quanto meno, chiedere loro cosa hanno visto in TV e cosa pensano della storia trasmessa. Si inizierà così un dialogo che porterà a comprendere più a fondo il proprio bambino e darà i suoi frutti strada facendo.

In realtà, non è mai troppo tardi per cominciare a dialogare con i propri figli, con calma, serenità, amore e disponibilità all’ascolto e alla comprensione. Calma, serenità, comprensione sono qualità che derivano tutte dall’Amore. È sull’Amore che dovrebbe essere fondata la relazione all’interno della famiglia.

Ogni parola detta con amore è verità. Le parole che vengono da un cuore pieno d’amore sono vere.2

Qualsiasi cosa facciate si deve basare sull’amore. Non c’è vita senza amore. La vita senza amore non serve a nulla. il sistema educativo va trasformato in modo da sviluppare il principio dell’amore in ogni cuore.3

Bruna Caroli
Professoressa in Economia, Psicologa, Mediatrice e Armonizzatrice familiare, Educatrice ai Valori Umani

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1 Bruno Bettelheim, Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicanalitici delle fiabe, Milano, Giacomo Feltrinelli, 1976.
2 Rita Bruce, Sathya Sai Baba e l’Educazione dei figli, Mother Sai Publications, 2004, pg. 63
3 Sri Sathya Sai, Educare, Valori Umani, Mother Sai Publications, 2009, pgg. 286 287

Redazione

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