Anche gli animali amano?

I ricercatori di biologia evoluzionistica, etologia cognitiva e neuroscienze sociali sostengono che numerose specie animali possiedono un ricco bagaglio di emozioni. [1]

In molte specie animali le emozioni si sono evolute e sono alla base dei legami sociali di amicizia, amore, rivalità, stimolano l’immaginazione e gli schemi comportamentali che consentono agli animali di adattarsi in modo flessibile alle circostanze e agli eventi esterni.

Quando parliamo di animali non dobbiamo pensare solo a quei pochi che adottiamo, coccoliamo e amiamo, ma anche alle migliaia e migliaia di animali di allevamento che costringiamo in cattività e sacrifichiamo per cibi e vestiti, agli animali selvatici che, con la nostra presenza sempre più invadente costringiamo in spazi sempre più ristretti. Ogni giorno ignoriamo che le creature che ci circondano sono esseri senzienti e se ne diventiamo consapevoli siamo obbligati a trattarli con rispetto, stima, empatia e amore.

La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali [2].

Riporto alcuni esempi eclatanti di come gli animali abbiano la capacità di amare ed aiutarsi reciprocamente. Il primo esempio è quello di un gruppo di elefanti selvatici nella riserva di Samburu in Kenia. Una elefantessa camminava molto lentamente perché si era azzoppata, tuttavia gli altri elefanti del branco non la lasciavano indietro ma la aspettavano, si guardavano intorno per controllare dove fosse e a volte la matriarca addirittura la nutriva. Questo è senz’altro un esempio di come gli animali provino amicizia e amore nei confronti dei loro simili.

Similmente, si è verificato che cento macachi a Tezpur, in India, hanno fermato il traffico perché un loro piccolo era stato investito riportando fratture alle zampe posteriori e giaceva sul ciglio della strada. Alcuni di loro gli massaggiarono le gambe e infine se ne andarono con il piccolo ferito. Diversi studi hanno dimostrato come i macachi, benché affamati, si rifiutino di mangiare se, in cambio, un altro macaco deve subire una scossa elettrica. Ciò dimostra la capacità di empatia degli animali.

Pure i topi non sono da meno, nonostante non siano ancora annoverati tra gli animali da proteggere. Presso il Coyote Rescue Center in Indiana, è stato osservato il comportamento di due topolini che erano finiti nel lavello di un garage e non riuscivano ad uscire a causa delle sue pareti verticali e lisce, uno di loro era però più forte dell’altro. Il gestore del centro provò a mettere un piattino di acqua nel lavello e il più forte dopo essersi abbeverato iniziò a spingere il piattino verso il fratellino stremato dalla fatica e riuscì a procurargli anche qualcosa da mangiare. Non appena anche il topino più piccolo recuperò le forze riuscirono ad uscire entrambi grazie ad un asse che era stato nel frattempo messo dentro il lavello. Questo è un esempio del valore della solidarietà.

E’ risaputo di come gli animali entrino in empatia con l’uomo e possano aiutarlo a star meglio e in certi casi possano salvargli la vita. Un esempio strabiliante è quello di tre leoni in Etiopia che salvarono la vita a una ragazzina di dodici anni rapita da una banda. I leoni restarono poi di guardia finché non la ritrovarono i poliziotti a cui la consegnarono, poi tornarono nella foresta.

Non mancano gli episodi di salvataggio in mare per esempio ad opera dei delfini. In Nuova Zelanda un branco di delfini ha salvato dei bagnanti da un grande squalo bianco, essi riuscirono, nuotando intorno agli uomini in cerchi sempre più stretti, a sollevarli e a portarli via dal pericolo.

Ma la capacità di amare non si ferma agli animali della stessa specie o nei confronti degli uomini, va oltre, anche verso specie animali completamente diverse, addirittura tra prede e predatori. Un esempio è quello di una leonessa in Kenia, nella riserva di Samburu, che ha adottato cuccioli di antilope per ben cinque volte invece di cibarsene.

E persino i serpenti considerati tra gli animali più ripugnanti e pericolosi a volte ci sorprendono: è il caso di un serpente dello zoo di Tokio che ha stretto amicizia con un criceto nano che pensate inizialmente gli era stato offerto in pasto, il serpente si rifiutò di mangiarlo e non solo, ora il criceto vive con lui sulla sua schiena.

Ha dell’incredibile anche la storia di un Golden Retriver americano che è diventato il miglior amico di una carpa di stagno. La carpa non appena sente il cane avvicinarsi allo stagno nuota velocemente verso di lui e lo accoglie con dei morsetti sulle zampe… anche i pesci provano il sentimento dell’amicizia!

Le emozioni degli animali sono come un fiume in piena: genuine, immediate e spontanee. La loro gioia è pura e contagiosa, la loro tristezza profonda e devastante, la loro capacità di lasciarsi coinvolgere dalle emozioni ci conquista. Vi è uno studio scientifico svolto su 394 studenti universitari americani che ha dimostrato che coloro che hanno vissuto con cani o gatti durante l’infanzia mostrano una maggior autostima [3]

Un altro studio condotto in Croazia riporta che i bambini che vivono con i cani sono più empatici e più inclini alla prosocialità e quelli più legati affettivamente al proprio animale giudicano meglio il proprio clima famigliare. [4]

Sono molteplici poi gli studi che dimostrano come gli animali da compagnia aiutino i bambini autistici o introversi a rapportarsi con gli altri [5]

Il termine “pet-therapy” è stato coniato dallo psicologo infantile statunitense Boris Levinson oltre 40 anni fa e ormai appartiene al linguaggio comune. Non si deve dimenticare però che anche gli animali soffrono, proprio come gli uomini. Non mi soffermo a citare i casi di animali barbaramente torturati in centri di ricerca o peggio ancora nelle cosiddette “fattorie della bile” cinesi dove gli orsi vengono rinchiusi in gabbie strettissime per far produrre loro più bile.

Se tenete un pappagallo in gabbia o vi rinchiudete una tigre o un leone, anche se li guardaste ogni giorno non provereste la gioia che si ha quando, questi animali si vedono liberi nella foresta, nel loro habitat naturale.

Quando si riesce a catturare un uccellino su un albero, si comincia a provare tenerezza per esso e, mentre lo si tiene fra le mani, viene spontaneo intenerirsi anche per tutti gli altri che sono in libertà. [6]

Purtroppo sono miliardi gli animali che soffrono in modo indicibile a causa dell’egoismo e dell’ignoranza umana. E non è vero che gli animali più intelligenti soffrono più degli altri, la capacità di soffrire non è correlata alla consapevolezza di se stessi. I molteplici esempi di comportamento morale mostrati da diversi tipi di animali, non solo quelli domestici, ci induce a pensare che tutti gli esseri viventi abbiano una morale che regola le loro vite e riescano a provare gli stessi sentimenti che proviamo noi “umani”.

L’amore è una qualità divina dell’uomo. Però non andrebbe manifestato solo nei confronti di altri esseri umani, ma anche verso uccelli, animali e altre creature viventi. Il vero raffinamento si riscontra in un’espansione d’amore come questa, abbandonando le visioni ristrette della mente e sviluppando ampie vedute, il cui risultato è gioia autentica per se stessi come pure per la società. La natura umana, in questo modo, si sublima in quella divina. [7]

Insomma, anche gli animali hanno un’anima e sono capaci di amare fino a dare la propria vita per salvare un proprio simile o l’uomo. Anzi spesso gli animali sono un esempio di moralità per gli uomini accecati dall’ego e poco inclini alla solidarietà. Invito tutti i lettori a diventare più consapevoli dello spirito divino che pervade tutti gli esseri viventi, umani e non, e concludo con queste parole di Lev Tolstoj:

La compassione per gli animali è la più preziosa qualità dell’uomo e io come uomo sono tanto più felice quanto più la sviluppo in me.

Linda Colla
Insegnante di Matematica e Fisica ed Educatrice ai Valori Umani

[1]Marc Bekoff, La vita Emozionale degli Animali, Haqihana Editore, 2014
[2] Mahatma Ghandi
[3][4][5] www.rootsandshoots.org dove il programma Jane Goodall’s Roots and Shoots riporta il suo intento di insegnare ai più piccoli il rispetto verso gli animali, le persone e l’ambiente.
[6] Sathya Sai, Discorsi 88/89 Vol. I ,Mother Sai Pubblications, 1991, pg. 111
[7]Sathya Sai, Corso Estivo 90,Mother Sai Publications,1992, pg.14

Redazione

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