Il sole, l’aria e il movimento

Fate del moto e riempite la giornata di attività, affinché il cibo venga ben digerito.

State al sole e lasciate che i suoi raggi entrino in casa, lasciateli cadere sul corpo per un po’; fate che illuminino i vestiti e il cibo, questo li renderà sani.(1)

I raggi solari fanno aumentare la vitalità del corpo umano. Il corpo dell’uomo è fatto per stare in contatto con il sole e con l’aria. Nessuno tenterebbe di far crescere una pianta al buio o in una scatola. Ogni singola area del nostro corpo ha bisogno di entrare in contatto con il sole. Infatti, l’esposizione al sole è molto salutare per la pelle, il sangue, i muscoli, le ossa, l’intestino e il cervello. Grazie al sole, il corpo produce la vitamina D, che è altamente benefica per l’organismo e serve a fissare il calcio. Pochi minuti di esposizione quotidiana sono in grado di aumentare considerevolmente la quantità di fosforo nel sangue di un bambino e di far crescere velocemente il numero dei globuli rossi, contrastando le anemie. Il sole migliora la circolazione sanguinea, fa aumentare l’emoglobina e la quantità di ossigeno nel sangue. Dona un prezioso aiuto al sistema immunitario, migliorando la capacità di riparare e costruire le cellule. Stimola, inoltre, la crescita dei capelli e guarisce rapidamente le ulcere e le malattie della pelle. Fa aumentare la massa muscolare e la sua capacità di contrazione. Rende i bambini più sani e più felici, migliora l’appetito e la prontezza mentale.

Tuttavia, esporsi a un calore eccessivo, provoca indebolimento, mentre l’esposizione a un calore contenuto calma l’attività nervosa, rilassa i muscoli, rallenta l’attività cardiaca, abbassa la pressione sanguinea e potenzia la capacità respiratoria. L’esposizione al sole senza vestiti, è molto salutare e il tempo minimo consigliato è circa mezz’ora al giorno. Ma i lunghi inverni, le giornate nuvolose e il tempo trascorso negli ambienti chiusi, fanno sì che si viva sotto i livelli minimi. Chi lavora negli uffici, dovrebbe approfittare delle ore di pausa e dei week-end per catturare i benefici raggi solari. Tuttavia, anche un po’ di sole preso sul viso e sulle braccia ha i suoi effetti positivi.

Il bagno di sole, come parziale ritorno ad una vita naturale, fu proposto più di cent’anni fa, ma i benefici effetti della luce solare sono noti fin dall’antichità. L’esposizione integrale al sole era intensamente praticata dai greci e dai romani. Ippocrate, Akhenaton e Zoroastro elevarono il sole a divinità.


Il sole viene usato come analogia con Dio. L’unicità di Dio viene rappresentata con l’esempio del sole.

Esiste un solo Dio per tutti, benché ci siano diverse religioni e differenti nomi e forme di Dio. Qualunque sia il nome e la forma con cui l’uomo compie il culto, la sua adorazione raggiunge l’unico e solo Dio.

C’è un solo sole; non esiste un sole separato per gli Americani, uno per gli Inglesi, uno per i Cinesi; non c’è un sole indiano, un sole pakistano, e via di questo passo. Ciascuna nazione può vedere il sole in momenti diversi. E, se non è possibile da parte di tutti insieme vedere il sole nello stesso istante, sarebbe stupido pensare che esistono soli diversi a seconda delle nazioni. (2)

Anche il rapporto tra Dio e l’anima dell’uomo è rappresentata dal Sole. Il sole è Dio e il suoi raggi sono le anime individuali, unite a lui in un’unica comunione.

Come l’acqua sotterranea, il Divino è presente in tutti, ricordatene. Il Signore è l’Anima interiore di tutte le cose; ed è Onnipervadente; è in te come in ognuno. Non ce n’è più in un tale perché e ricco o grasso; la sua scintilla illumina il cuore di tutti. Il sole splende ugualmente per tutti, la sua grazia cade allo stesso modo su tutti.(3)

Herodoto lo raccomandava soprattutto ai deboli e agli emaciati. Lo svizzero Arnold Rikli, fu il primo che, nei tempi moderni, utilizzò la luce solare delle prime ore del giorno nella rarefatta atmosfera alpina, come terapia. Rikli era solito dire: “I bagni d’acqua sono buoni, ancora più buoni sono i bagni d’aria, ma i bagni di sole sono il massimo. Alcuni si dicono allergici al sole e lo evitano in tutti i modi. È comprensibile e accettabile che si scelga l’esposizione più gradita e sopportabile, prediligendo i raggi del mattino o del tardo pomeriggio, ma nessuno eviti la luce del sole se vuole restare in forma.

Inoltre pochi si rendono conto di quanto nutrimento ricavi il nostro organismo dall’aria che respiriamo e dall’aria che entra in contatto con la nostra pelle. I bagni d’aria costituiscono una preziosa forza vitale per il nostro organismo. È molto importante tenere una finestra aperta durante la notte, mentre si dorme. L’aria fresca durante il sonno, che è un momento di intensa attività riequilibrante, è altamente benefico.

Se all’esposizione alla luce del sole e all’aria aperta, aggiungiamo l’attività fisica, facciamo un ulteriore favore a noi stessi. Grazie all’esercizio aerobico, vengono stimolati l’apparato respiratorio e circolatorio; tutte le zone del corpo vengono raggiunte dal sangue ossigenato, facendo funzionare al meglio ogni organo. L’esercizio fisico migliora la coordinazione muscolare e potenzia l’apparato muscolare. Se, invece, si trascura l’attività fisica, il corpo si indebolisce, la forza fisica diminuisce e il sangue non riesce a mantenere la sua purezza. Secondo l’igienismo, la forma migliore e più completa di esercizio fisico, non sono il nuoto o la bicicletta, che vengono al secondo e al terzo posto, ma è la semplice camminata nella natura, accompagnata da una respirazione profonda e ritmata. Per rendere questa attività costruttiva, occorre procedere con gradualità, cominciando con brevi camminate e aggiungendo ogni giorno qualche passo in più.

Il ritorno alla natura è uno dei modi più straordinari per affrontare la cura delle malattie e per preservare lo stato di salute. L’unica e la migliore protezione e immunizzazione sotto tutti i cieli e tutti i climi è un modo di vivere naturale.

Marta Beneventi
Ricercatrice

Letteratura Sathya Sai
    1.    Sathya Sai
    2.    Sathya Sai, Corso Estivo 1990, Mother Sai Publications, 1991, p.174
    3.    Sathya Sai, La voce dell’Avatar Vol. 1, Milagraf, 1983, p. 17

Redazione

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