La Meditazione del Cuore (con audio)

Sempre più si sente parlare della meditazione come di una panacea per i problemi di stress e squilibri emotivi della vita, i medici la consigliano, i vari consulenti olistici la insegnano. In precedenza ho trattato l’argomento, e vi rimando anche agli altri articoli per ampliare il discorso. Ma sapete che la meditazione può anche essere una fonte proprio di quello che vorrebbe curare, cioè lo stress? Si sente dire a volte: “Ho provato a meditare, ma mi sono alzato più nervoso di prima…” “Non riuscivo a fermare i pensieri, sono stato fermo un’ora a cercare di calmarmi ma non ci sono riuscito…”

Meditare non è un processo mentale, ma uno stato del nostro sistema fisico, emotivo e spirituale diverso dallo stato di veglia comunemente sperimentato. Seguitemi in un percorso spero facile ed efficace per arrivarci! Esploriamo prima di tutto i nostri potenziali.

Gli stati della coscienza sono quattro: veglia, sogno, sonno profondo, supremo stato causale.

Noi viviamo principalmente nel primo stato, quello della veglia, dove i nostri sensi sono rivolti verso il mondo esterno fenomenico, con tutto ciò che ne deriva: attaccamento e repulsione, felicità e tristezza, successo e fallimento… l’esperienza della dualità e del nostro essere apparentemente separati da ciò che circonda il corpo e il senso dell’io.

Il secondo stato lo viviamo dormendo, il sogno. Il corpo è tranquillo e la mente nel sonno è libera di immaginare e attraversare tempo e spazio, e questo ha effetti anche sul corpo, che viene influenzato dagli stati d’animo creati dalla mente attraverso un processo reale, biochimico.

Nel terzo stato sonno profondo, è lo stesso stato di quando entriamo in meditazione. I sensi sono ritratti completamente all’interno e il corpo è così immobile da non essere più percepito come nello stato di veglia. L’attenzione alla mente viene ritirata e si entra più in profondità nella propria essenza. Nella meditazione la chiave è trascendere la mente, non occuparsene, non seguirla, lasciare che venga gentilmente attirata verso la fonte di silenzio, amore e beatitudine che abbiamo in noi, lasciare che il senso di controllo e azione che dominano la nostra vita “normale” spariscano in un profondo rilassamento e silenzio.

Nel quarto stato, stato supremo causale, gli occhi fisici e il corpo dormono permanentemente, e siamo immersi nella percezione della Verità al di là del mondo fisico. È lo stato dei maestri risvegliati, Sri Nisargadatta Maharaji, Sri Aurobindo, Sri Paramahansa Ramakrishna, e molti altri che mi scuso di non citare. Tutti i maestri risvegliati hanno dimostrato la realtà del percorso con la loro vita e hanno portato luce sul percorso per arrivare a sperimentarlo. Tutti noi lo viviamo durante il riposo notturno, nei momenti di sonno profondo, ma è un’esperienza non conscia, che ci lascia sì un senso di rigenerazione e benessere, ma che non riusciamo a ricordare né a replicare consciamente.

Tra tutte le istruzioni per arrivare a Dhyana, lo stato meditativo, ho scelto la meditazione del cuore, una tecnica semplice ma profonda per attingere alla fonte di Amore in noi che vi invito ad ascoltare.

Laura Sabbadin - Meditazione del Cuore - Italiano

Laura Sabbadin - Meditation of the Heart - English

Laura Sabbadin
Insegnante di Yoga ed Educatrice ai Valori Umani

Ascolta gli audio della meditazione allegati.

Laura Sabbadin

Educatrice

Sito web: www.saivivere.it