Luce ed Ombra
Dove c’è tanta luce c’è altrettanta ombra…poiché è proprio la luce a rivelare l’ombra.
Attraverso il momento presente, hai accesso alle meraviglie delle rivelazioni divine.
Divenire uno con il tutto, fa si che ci venga rivelata la creazione, lasciare andare gli schemi permette alle cose che si manifestano.
Nella quiete del mentale avvengono rivelazioni.
Luce ed ombra si alternano, l’ombra crea disegni, reali, geometrici o fantastici, basta saperli cogliere con lo sguardo presente. Poi, li proietta sulle superficie, riproducendone la forme, a mano a mano che cala il sole, le ombre si allungano.
Osservando la luce che colpisce un oggetto e crea l’ombra, possiamo ispirarci e pensare di dare forma a ciò che vediamo e in seguito, attraverso il disegno.
Capita spesso di vedere il sole che illumina un albero.
L’illuminazione del sole proviene sempre dall’alto, e proietta la sua ombra nella parte inferiore dell’albero, quindi un’illuminazione alta, laterale, a 45° rispetto all’asse verticale dell’albero, verrà sempre percepita dall’occhio come naturale. Per quanto riguarda la direzione riferita all’albero, esistono fondamentalmente cinque tipi di luce, ognuno con il suo scopo: laterale, frontale, radente e controluce. Cos’è l’ombra? L’Ombra è l’oscurità, proiettata da corpi opachi, che non lasciano passare o interrompono i raggi della luce. Per ombra si intende la parte non illuminata di un corpo. Le ombre rivelano molti dettagli riguardo alla luce. L’ombra nella sua azione appare, si dissolve per arrivare a sparire, è inafferrabile ed inconsistente. |
Da piccoli esploravamo l’ombra, attraverso il gioco, utilizzando una fonte di luce e con le nostre piccole mani, muovendo le dita, creavamo sul muro forme e ombre diverse e animali fantastici; chiedendo poi ai nostri amici di indovinare le cose che andavamo a creare sul muro. Ai giardini disegnavamo le ombre con gesso per terra con luce naturale e a casa su fogli con una fonte di luce diversa. Che bella la fanciullezza che esplora e si sorprende continuamente attraverso il gioco. |
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In Indonesia, vi è una forma di arte chiamata: le ombre Giavanesi (Wayang Kulit).
Il Wayang Kulit è il nome del tradizionale teatro delle ombre indonesiano. Il termine “wayang” deriva da “bayang”, che significa ombra.
L’ombra è stata utilizzata dagli artisti “solo” per definire lo spazio, suggerire le distanze reciproche tra i vari elementi e dare consistenza agli oggetti della scena.
Luci e ombre, evidenziano la tridimensionalità degli oggetti definendone la forma.
Nella pittura del Caravaggio la luce diventa protagonista, grazie all’ombra, che crea un forte contrasto, mette cioè in ombra alcuni particolari per dare maggior risalto alla luce. L’uso della luce in Caravaggio non è casuale, è una luce diretta, una fonte specifica che illumina ogni cosa lungo il fascio di luce. Quasi fosse un raggio divino dall’alto. La luce di Caravaggio è sempre molto laterale, illumina il soggetto e ne lascia in ombra l’altra metà. |
Caravaggio Vocazione di san Matteo, 1599-1600 Roma, San Luigi dei Francesi. |
L'ombra prepara lo sguardo alla luce. 1
Rembrant era un pittore che riusciva a destreggiarsi tra luce ed ombra. È la luce, uno degli elementi caratterizzanti, ma l’uso dell’ombra rende una presenza assenza, uno stratagemma pittorico. La luce si sa, lascia sempre qualcosa nell’ombra…. |
Rembrant 1680 |
E quando l'ombra si dilegua e se ne va, la luce che si accende diventa ombra per altra luce.2
Nella psicologia analitica di C.G. Jung il termine ombra indica il lato oscuro della personalità, contrapposto all'Io cosciente. L’ombra rappresenta il ricettacolo del rimosso e dell’inesprimibile. Tuttavia affrontare la propria ombra è un modo per progredire nel proprio processo di individuazione. Egli considera anche la dimensione vicina al rapporto con le immagini, evocando il contrasto tra luce e ombra, tra chiaro e scuro, di fronte a un'immagine, percepisce, la corporeità e la profondità di ciò che viene rappresentato. Proviamo ad individuarla intorno a noi l’ombra, quando passeggiamo o in casa sui muri sul tavolo. L’ombra potrebbe sorprenderci sempre e magicamente; nella foto che segue delle biciclette, mi sono apparse le loro ombre, come elefanti. Tutto attorno può sorprenderci se siamo recettivi. |
Proviamo a disegnare l’ombra?Procuriamoci dei fogli di diversa misura, una penna, una matita e dei colori, acquarelli, tempere acrilici, matite ecc. scegliamo degli oggetti da riprodurre ed andiamo a posizionarli in uno spazio soleggiato all'aria aperta, oppure mettiamo un foglio sotto ad un ramo di albero, cerchiamo la sua ombra e procediamo con il disegnare i contorni del ramo e delle foglie. Per poter disegnare con la tecnica del chiaroscuro, si possono apprendere i principi teorici della luce e dell’ombra, comprendere la luce come agisce su uno o più oggetti. Su queste basi, si potranno raggiungere, nel disegno, livelli di tridimensionalità e realismo grafico molto più elevati.
Preso il foglio ricerchiamo un oggetto di nostro piacimento per posizionarlo sul foglio trovando l’ombra poi andiamo a disegnarne il contorno con penna o altro poi, lo coloriamo a nostro piacimento.
Nell’interazione tra luce e materia, sono fondamentali, alcuni punti strutturali; le fasi della giornata e il posizionamento della luce. La creatività la facciamo fluire, nel silenzio …. facendoci ispirare, sperimentando e disegnando i contorni delle ombre create dalla proiezione degli oggetti ricercati. |
Mentre vi cimentate nei vostri disegni vi suggerisco l’ascolto di questo brano:
“L’ombra della luce”
Brano di Franco Battiato a cui allego il testo:
Difendimi dalle forze contrarie
La notte, nel sonno, quando non sono cosciente
Quando il mio percorso si fa incerto
E non abbandonarmi mai
Non mi abbandonare mai
Riportami nelle zone più alte
In uno dei tuoi regni di quiete
E' tempo di lasciare questo ciclo di vite
E non abbandonarmi mai
Non mi abbandonare mai
Perché le gioie del più profondo affetto
O dei più lievi aneliti del cuore
Sono solo l'ombra della luce
Ricordami come sono infelice
Lontano dalle tue leggi
Come non sprecare il tempo che mi rimane
E non abbandonarmi mai
Non mi abbandonare mai
Perché la pace che ho sentito in certi monasteri
O la vibrante intesa di tutti i sensi in festa
Sono solo l'ombra della luce
Fonte: Musixmatch
Tiziana Mesiano
Pittrice ed Educatrice ai Valori Umani
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1 Giordano Bruno
2 Khalil Gibran
