Donne e Rispetto

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“C’era una volta” …. Con queste parole e con voce suadente iniziava il racconto di fiabe tanto amate quando eravamo bambini, ci preparavamo con grande trepidazione e meraviglia, ad ascoltare storie fantastiche di fatti che accadevano in epoche remote, in paesi incantati, popolati da fate buone, gnomi e streghe cattive sempre impegnate a far soffrire belle e buone fanciulle; trame molto utili ad educarci a comportamenti etici e morali.

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Education today n. 2

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L’eccessivo utilizzo di tecnologia, con notizie ricevute tramite messaggi, informazioni e comunicazioni mediante i social, ci spingono verso false necessità che inquinano il corpo e la mente e annebbiano la facoltà del discernimento e della saggezza, alimentando sconforto, paura, infelicità e turbamento.

Ai giorni nostri, i conflitti e la discordia hanno sradicato pace ed unità dalla famiglia dalla scuola, dalla società, dalle religioni, dalle città e dagli stati. (1)

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Education Today n. 1

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Oggi vi parliamo di una newsletter trimestrale online, Education Today, sull’Educazione ai Valori Umani che illustra nuove metodologie di insegnamento attraverso valori universali di Verità, Rettitudine, Pace, Amore e Nonviolenza che sono le chiavi per avviare il processo di trasformazione nell’individuo, come diceva Gandhi: Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.

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La Bellezza

I Valori Umani, virtù e nobili qualità quali la rettitudine, la gentilezza, il rispetto, la cooperazione…, sono i pilastri dell’umanità. Si rendono manifesti in molte persone di buona volontà che si prodigano per applicarli coscienziosamente in ogni ambito del vivere. Benché poco mediatizzati, i loro sforzi seminano speranza e portano frutti. Ciononostante, le “brutture del mondo” spesso hanno il sopravvento. I nostri giovani assistono a continue tragedie, umane e naturali, che inglobano il pianeta e sembrano inghiottire il loro futuro in una sorta di rete nefasta. Serve a poco acclamare la ragione, il discernimento e il buon senso di chi dovrebbe essere “superiore alla bestia”. Gli avvenimenti di cui si è sempre più spesso spettatori ci rispondono che contrariamente all’uomo le bestie attaccano per istinto e fame, e si fermano quando la fame è soddisfatta. I ragazzi emulano ciò che vedono e imparano dal contesto e dall’ambiente che li informa, un ambiente fatto, ahimè, di scenari in cui princìpi universali come Pace, Amore e Nonviolenza, vengono messi alla prova quotidianamente da malefatte e disincanto.

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I sensi di colpa in famiglia - Prima Parte

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Come agire per non farsi condizionare e non condizionare

Intanto chiariamo bene cosa si intende per “senso di colpa”. Si tratta di un’emozione causata da comportamenti, parole, atteggiamenti che riteniamo sbagliati (o che altre persone, per noi importanti, ritengono sbagliati) e che causano in noi un senso di tristezza e di vergogna, abbassando il livello della nostra autostima.

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ViviValori – Un Viaggio con i Valori Umani

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Un percorso scolastico degno di nota

La vita è un viaggio, un processo di apprendimento continuo; il raggio di speranza che ci aiuta ad affrontarlo è sapere che i Valori Umani si trovano dentro di noi. Come una bussola essi ci ispirano e ci mostrano la giusta direzione. Come semi invisibili risiedono nel cuore di tutti. Ma non basta guardare un seme per vederlo crescere, bisogna coltivarlo con cura affinché un giorno una pianta che porti fiori e frutti germogli dal terreno. Allo stesso modo, anche le nobili qualità e i valori interiori devono essere coltivati, così come il terreno del proprio cuore reso fertile e libero dalla zizzania. Approfondire l’importanza dei Valori Umani e sperimentarne l’universalità è vitale per ciascuno di noi, giovani e anziani, come individui e come società, perché essi sono il filo che ci unisce e ci affratella.

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Donna di Pregio

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L’autunno ci regala una incantevole tavolozza di colori fatta di calde tonalità avvolgenti; le foglie danzando cadono al suolo coprendo, come un magico tappeto, le strade, i giardini, i parchi, con sfumature intense di giallo, di rosso e di arancio.

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Cuor gentile, cuor contento

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La mia religione è molto semplice. La mia religione è la gentilezza. 1

La gentilezza è un valore umano di cui nessuno può fare a meno. Neppure Ebenezer Scrooge, l’avaro misantropo della storia “Il Canto di Natale” di Charles Dickens, del 1843. Perché all’apice del racconto anche il cuore di quest’uomo, che si beffa dei buoni sentimenti del Natale e di tutti coloro che lo festeggiano, si scioglie. In quell’istante egli si sorprende di scoprire che in lui abita la medesima bontà, e l’amorevolezza che tanto scherniva, e in un attimo la sua realtà si trasforma. Vede la vita come non ha mai visto prima, e coglie il ritmo, le tonalità e i timbri di un Canto che riverbera in tutto il Creato e dal quale si lascia finalmente abbracciare. La totale metamorfosi di quest’uomo scorbutico e solitario, scaturisce da ciò che può sembrare un nonnulla; un’improvvisa apertura, piccola ma sufficientemente grande per accorgersi dei bisogni e delle difficoltà dell’altro. Una presa di coscienza tale da liberare di colpo la stasi che non permetteva all’energia di fluire, alla vita di respirare, al suo cuore di vibrare con delicatezza, cortesia e altruismo.

Il mutamento di Scrooge esemplifica come lo slancio di un “cuore gentile” inneschi delle vere e proprie interazioni chimiche dentro di sé, tali da influenzarci positivamente e a più livelli. Basti pensare che la felicità che ne deriviamo ci aiuta a vivere meglio, e anche più a lungo, perché la gentilezza riduce lo stress e la depressione, aumenta l’autostima e migliora la qualità del nostro sonno; eleva il nostro benessere in generale e rafforza il nostro sistema immunitario! E non ci si perde più in mille contorsioni, perché essere gentili segue un movimento lineare!

Ma c’è ancora di più. Quel “piccolo atto di gentilezza che vale più delle più grandi intenzioni” di Kahil Gibran, può ridurre conflitti e promuovere unità tra la gente; quel piccolo gesto che si colora di compassione e di solidarietà può, coltivandolo, portarci ad eliminare la violenza, le discriminazioni e può sostenerci persino nella salvaguardia del pianeta, e delle infinite forme di vita che coabitano la Terra. Essere gentili ci aiuta a migliorare le nostre relazioni umane (aggiungete un pizzico di gentilezza in più quando interagisci con qualcuno, e coglierai subito i frutti!), ma anche il rapporto con se stessi perché un cuore gentile canta, e cantare fa bene al cuore!

Ecco che diventa chiara la derivazione etimologica della parola “gentilezza” che risuona con la nobiltà di un buon carattere di chi si distingue per gli alti principi in cui crede, ma che soprattutto li mette in pratica. Un atto di gentilezza concretizza i nostri “buoni pensieri”, e così ci si sente integri e soddisfatti di sé.

Spesso, parlando con i più piccoli, li incoraggiamo ad essere educati e rispettosi, perché essere gentili è indice di buone maniere. Quando si è gentili, si è amichevoli, premurosi e generosi; si sa dire “per piacere, buongiorno, arrivederci e grazie”. Ma alla base di questi valori vi è qualcosa di più profondo: la volontà di non ferire i sentimenti altrui, anche per una svista, per errore, e di trattare gli altri come vorresti essere trattato tu. E sappiamo tutti quanto una persona gentile sia piacevole e gradita! Stare in sua compagnia ci fa respirare a pieni polmoni, e gli scambi che si intrattengono sono facili, affabili e leggeri.

Lo slancio di un animo gentile matura così in un atteggiamento sempre più empatico che accoglie nella più perfetta cordialità la vita nel suo insieme con cui stringe e rafforza dei profondi legami di appartenenza spirituale, perché la gentilezza ci avvicina l’uno all’altro “cuore a cuore”; impariamo a vedere meglio e a comprendere di più, man mano che ci si pone la domanda: “al posto suo come mi sentirei?” E mentre quella piccola apertura di cuore si allarga, la nostra consapevolezza aumenta.

Quando ciò che pensiamo, diciamo e facciamo si tinge di gentilezza ci si accorge di quanto sia contagioso! I nostri amici, parenti e conoscenti, i nostri figli e allievi e i colleghi di lavoro, diventano d’improvviso più calmi, tolleranti, umili, disponibili e… gentili! Chi non vorrebbe contornarsi da amici siffatti? Ecco che coltivare la gentilezza non è solo auspicabile per gli individui, ma è alla base di comunità sane e equilibrate. Questo fondamentale valore umano - di cui nessuno di noi vorrebbe fare a meno - fiorisce attraverso la gratitudine e l'autenticità, e migliora il lavoro di squadra dotandola di buone relazioni umane. Il senso e la pratica dell’"essere gentili" dovrebbe essere uno degli obbiettivi principali dell'istruzione di oggi.

Ecco una “citazione-guida”! Ci aiuta a praticare la gentilezza:

Non si può sempre compiacere gli altri, ma possiamo parlare in modo compiacente.2

Suzanne Palermo
Scrittrice, Illustratrice ed Educatrice ai Valori Umani

Link
Il gioco della gentilezza

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1 Dalai Lama
2 Voltaire

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