Carla Gabbani

Carla Gabbani

Educatrice

URL del sito web: https://www.saivivere.it

Le radici della sofferenza

Ci sono cinque tipi di ostacoli, che provocano dolore, sofferenza, afflizioni (klesha). Il primo è l'ignoranza (avidya); il secondo è l'imperizia (abhinava); il terzo è il piacere (asthita); il quarto è la passione per le cose del mondo (raga); il quinto è l'insoddisfazione rabbiosa (dvesha). A causa di questi cinque ostacoli, l'uomo si separa, allontanandosi dalla propria realtà spirituale (atmica), non riesce a sperimentare il la visione (darshan) dello Spirito, non può gustare le gioie dello spirito. (1)

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Il Guru ed il discepolo

La grazia del mio vero Guru
mi ha fatto conoscere l'Ignoto
da Lui ho appreso
come camminare senza piedi,
come vedere senza occhi,
come udire senza orecchie,
come bere senza labbra,
come volare senza ali…
Dice Kabir: " Il Guru è ben al di là delle parole,
e grande e buona è la sorte del Discepolo...(1)

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L’uomo e la natura

La visione orientale ed occidentale

Le diverse tradizioni religiose riconoscono da sempre che non è possibile una vera salvaguardia della Natura ignorando la dimensione metafisica e spirituale del mondo e, di conseguenza, la crisi ecologica che il nostro pianeta sta vivendo non è sanabile soltanto con soluzioni tecniche e nuove strategie economiche, ma è necessario ripensare l’uomo nel suo rapporto con il creato, affinché ritrovi l’equilibrio con se stesso e con l’intero cosmo.

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Dall’irreale al Reale - La meditazione advaita

Chi vuole veramente cercare la serenità e la gioia di essere, deve ritrovare se stesso, afferrare la sua più profonda natura e ardentemente realizzarla. Tutto questo non implica abbandonare il mondo, rifiutare la vita, contrapporsi alla sfera delle cose periture, ma semplicemente comprendere ciò che si è, risolvendo ciò che non si è. (1)

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Chi sono io?

Dalla più remota antichità ad oggi il richiamo di conoscere chi siamo veramente si ripercuote di generazione in generazione e non vi è civiltà che non abbia lasciato simili accenni.
“Realizza te stesso” (1)
“Sei la misura di tutte le cose” (2)
“Impara a diventar ciò che tu sei” (3)
“Conosci te stesso” (4)
“Nessuno può conoscere Dio se non ha prima conosciuto se stesso” (5)
“Che io ti conosca, Dio, e mi conosca” (6)
“Uomo conosci te stesso, poiché il più grande dei tesori è seppellito dentro di te” (7)

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Una vita felice all'insegna dei Valori Umani - I Parte


L'Universo, con tutta la manifestazione è retto da leggi matematiche di ordine, di ritmo e di armonia.
Sin dai tempi più antichi, l’uomo ha cercato di esprimere la perfezione che sentiva più o meno consciamente dentro di sé, anche all’esterno, attraverso un rapporto armonico chiamato sezione aurea (o proporzione divina). Una sola defezione dall'ordine, una sola disarmonia e abbiamo creato, insieme al disordine, la malattia e il dolore. Quindi, se il dolore nasce dal nostro essere disarmonici, la felicità risiede nell’armonia interiore, che si riflette all’esterno come unità di pensiero, parola ed azione:

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Spiritualità e quotidianità

Qual è il rapporto tra la spiritualità e la vita quotidiana, ovvero tra la dimensione orizzontale e la dimensione verticale dell’esistenza? Prima o poi ogni ricercatore spirituale si pone questa domanda, perché da una parte vive la quotidianità con tutti i suoi stimoli positivi e negativi provenienti dai diversi ambienti in cui vive (famiglia, lavoro, tempo libero) e dall’altra la spiritualità come un breve spazio/tempo dedicato al Divino. Ma, continuando a considerare questi due aspetti in maniera separata, il ricercatore si accorge che ha una certa difficoltà a innestare nel quotidiano gli insegnamenti dei Maestri. Allora, cosa fare?

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