Imparare a vivere insieme

Dicembre 15, 2016
Stampa
Email

Dobbiamo imparare a vivere insieme

Se vogliamo insegnare la vera pace in questo mondo, e se vogliamo condurre una vera guerra contro la guerra, dovremo cominciare con i bambini. [1]

Sempre più insegnanti e genitori sono ansiosi di trovare programmi educativi coerenti, pratici e in linea con i cambiamenti che stanno trasformando il mondo che ci circonda. Mai come oggi i bambini sono stati esposti e influenzati da stimoli sensoriali e tecnologici. Mai come ora i genitori hanno avvertito la necessità di una guida e gli insegnanti la necessità di ricreare e ripristinare la nobiltà del loro ruolo nella società. Questi sono tempi d’incertezza e di disordine, in cui i nostri paradigmi sociali vengono rivoluzionati, e i nostri punti di riferimento scossi. Tempi in cui la gente ha bisogno di trovare in sé qualcosa di stabile a cui rivolgersi e in cui credere. Tanto più i bambini e i giovani adulti.

Il bisogno crescente che sta prendendo forma è a tuttotondo, e sembra che punti a una radicale revisione delle nostre vite, riorganizzandole insieme (ComUnità). Una questione che non può essere affrontata se non in un contesto socio-educativo che riguarda genitori e insegnanti, nonché la casa e la scuola.

Un approccio valoriale all’educazione ci porterebbe al cuore della questione? Potremmo effettuare un cambiamento di marcia coltivando retti rapporti umani e promuovendo, direttamente in classe, una maggiore consapevolezza etica e uno spirito di armoniosa convivenza? Sarebbe concepibile includere, tra le attitudini e le competenze scolastiche, le strategie di vita quali la coltivazione di “unità nella diversità” e “pace interiore”?

Non vi è alcun dubbio che il contributo dell’educazione verso lo sviluppo di un modello sociale innovativo basato sui valori umani potrebbe essere enorme. Tuttavia, l’approccio dovrebbe essere sufficientemente duttile e creativo per adattarsi al nuovo pensiero che va delineandosi, ed essere altresì ispirato, esauriente e onnicomprensivo. Inoltre, dovrebbe essere in grado di contare sull’aiuto e la coerenza di insegnanti e genitori. Se dovessimo chiedere a un gruppo di insegnanti e genitori di prendere in considerazione un simile approccio educativo basato sui valori, e puntare al massimo, su che cosa si focalizzerebbero? Quali valori emergerebbero, e come sarebbero inquadrati? Sarebbero disposti a far portare i valori e l’apprendimento integrale in primo piano? Soprattutto, ai loro occhi, un approccio all’istruzione meno mondano e più spirituale sarebbe fattibile? Sarebbero disposti a lavorare insieme?

Vivere in modo sensato e coerente

Vivere insieme, nel rispetto delle differenze di tradizione, religione e cultura, lavorando come un’unità globale per proteggere e prendersi cura gli uni degli altri, e della Terra, la nostra casa, sembra essere la direzione verso la quale stanno conducendo gli attuali eventi mondiali. Ciò implica interrogarci sul nostro senso dei valori e rafforzare in particolare quelli che ci uniscono. Per fare questo occorre che lavoriamo collettivamente, ma anche individualmente. Dobbiamo osservare la nostra coerenza con i valori che riteniamo importanti ed essenziali al buon vivere, e approfondire la nostra comprensione rispetto a questi valori. Ma prima di ciò, occorre che impariamo a conoscere e a capire meglio noi stessi, a riconoscere i nostri limiti e punti deboli e a trasformarli, al fine di contribuire consapevolmente alla comunità mondiale in crescita, semplicemente diventando persone migliori.

L’oggetto di questa serie di articoli, che si rivolge a genitori e insegnanti, si basa sulle considerazioni di cui sopra, e propone un percorso graduale di “presa di coscienza”, partendo dal presupposto che la casa è la prima scuola e la scuola la seconda casa, entrambi terreni vitali e prioritari su cui seminare i valori umani.

Esempi pratici su come implementare i valori umani in casa o a scuola verranno proposti per incoraggiare il lettore a trovare poi da sé nuove maniere per farli vivere in seno alla propria famiglia o in classe. Sarà, infine, evidenziata la necessità di coerenza, come pure la necessità di escogitare modalità creative e pratiche per rendere i valori “visibili” al bambino. Questi articoli si ispirano alla filosofia Educare http://www.isseducare-italy.org/it/educare, che presuppone che i valori umani siano insiti in ogni individuo, e che prende in considerazione l’educazione del bambino nel suo complesso.

Suzanne Palermo
Autrice e illustratrice di progetti per bambini

Consigli pratici per i bambini

Quando ci focalizziamo sui valori umani scopriamo che la nostra quotidianità ci regala moltissime occasioni per praticarli. Ma possiamo trovare anche modi per coltivarli giocando.

La pesca dei valori

Pescare i valori è un’attività per tutti, grandi e piccini, ed è di enorme supporto educativo, soprattutto perché dà il via a un lavoro di ascolto interiore, che non può che favorire maggiore comprensione del senso del valore pescato, e quindi una sua pratica più autentica ed efficace. Ciò che più conta è di farlo noi per primi, ovvero di familiarizzare noi con questa pratica, prima di chiedere ai nostri figli o studenti di farlo loro. Pescate voi un valore, da una trentina di valori, scritti su un biglietto, messi in un cesto, e datevi un tempo, una settimana, un mese, un semestre, per meditare sul suo significato e su come migliorarne la pratica.

In seguito, create dei valori da pescare e la scatola o il cesto dalla quale pescarli insieme ai vostri figli o studenti, rendete il tutto creativo e prezioso, perché così facendo ne aumenterete il valore, e mentre lo fate parlate dell’importanza dei valori umani nelle relazioni con gli altri, e con se stessi. Ciascun valore pescato vi guiderà nella ricerca di storie, canzoni, giochi… per approfondirne il significato e favorire la condivisione.

Pescare un valore sia a livello individuale che di gruppo, ci arricchisce in modo profondo e ci aiuta a “vivere con i valori”, in modo che siano sempre presenti in ciò che pensiamo, diciamo e facciamo.