Vivere il presente

Mai come in certi momenti la mancanza diviene presenza, presenza acuta e assillante nei nostri pensieri, nelle nostre ore, nelle nostre giornate. Una presenza dolorosa, amara, come una ferita sanguinante. È così che apprezziamo ciò che prima avevamo dato per scontato. Quante cose, quante cose banali (banali?) ci mancano, si affollano nella nostra mente, diventata un crogiolo di desideri inappagabili, quasi ossessivi!

C’è un detto salentino che dice “Quandu lu pierdi l’amante lu sai.” Detto altrimenti, solo quando ti viene a mancare qualcosa, allora la conosci veramente, la conosci nella sua bellezza, nella sua essenza, nella sua diversità, nella sua ricchezza, nel suo dono di sé.

Perché è vero, ogni cosa che viviamo è un dono: l’incontro con un amico, una stretta di mano, un sorriso, una passeggiata senza meta, una corsa al mare, a gustare i suoi profumi, i suoi spruzzi quando c’è tempesta, o ad ammirare le sue trasparenze, quando c’è bonaccia.

E allora? Cosa possiamo fare ora che queste piccole, banali esperienze della nostra vita sono solo un ricordo, o un desiderio, chiuso dietro l’uscio di casa?

Ricordare, apprezzare, non dare nulla per scontato, vivere il momento presente.

Forse avremmo, in altri momenti, desiderato stare a casa, senza correre su e giù per il lavoro e gli altri impegni. Forse avremmo desiderato il lento trascorrere delle ore, persino la noia.

Oggi stiamo vivendo proprio questo. Forse questo è un dono, sicuramente sarà un dono se noi lo vivremo come tale: alzarci più tardi, fare colazione con calma, sfogliare il giornale e leggerlo tutto, ascoltare la musica con un animo diverso; scambiare qualche parola con nostro marito o nostra moglie, senza paura del tempo che ci incalza, che ci toglie il respiro; ascoltare i nostri figli con una predisposizione d’animo diverso.

Scoprire, magari, quanto sono cresciuti, quanto sono più maturi di quanto pensavamo. Forse ci erano sfuggite alcune cose della loro vita, cose importantissime che ci perdiamo nella corsa della vita quotidiana.

Insomma, qualunque cosa noi facciamo, se la viviamo intensamente, cogliendo il momento presente e vivendolo come attimo unico e irripetibile può diventare un’esperienza straordinaria, un dono che facciamo a noi stessi.

A noi la scelta: o vivere nel rimpianto e nel desiderio inappagato, o vivere nell’ “Hic et Nunc”, apprezzando ciò che ci dà.

Magari, domani, ritornando alla cosiddetta “vita normale”, ci accorgeremo che abbiamo perso un’occasione: quella di stare veramente, intimamente, meravigliosamente con noi stessi!

Bruna Caroli
Professoressa in Economia, laureata in Psicologia,
Mediatrice e Armonizzatrice familiare, Educatrice Valori Umani

 

Redazione

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