NOI e La NATURA: gratitudine e responsabilità

Siamo in simbiosi con la natura dal primo momento della nostra nascita, mediante nostra madre che ci ha messo al mondo.

Fin dai primi passi, abbiamo ricevuto l’amore materno attento e premuroso per guidarci e sostenerci nella crescita e nella conoscenza dell’ambiente circostante fondamentale per la nostra sopravvivenza.

La Natura, manifestazione del Creatore, è bellezza, riposo nella stanchezza, ristoro nella preoccupazione e nella pena, silenzio che ci concilia con la nostra interiorità…

Come durante la vita umana il nutrimento è stato originato dalla terra coltivata con lavoro spesso duro e sacrificio per millenni, in un’alleanza continua e feconda, così nei tempi moderni e attuali il rapporto Uomo – Natura, purtroppo, è divenuto di possesso e dominio, che hanno prodotto uno squilibrio nocivo per tutti.

Il progresso, di cui siamo molto orgogliosi, è tecnocrazia, cioè capacità di trasformare, per esempio, col potere meccanico e chimico i ritmi della produzione agricola con lo sfruttamento intensivo e le monoculture che lasciano il terreno impoverito ed esausto, come è stato denunciato da Vandana Shiva nel suo interessante libro “Chi nutrirà il mondo?”

Il pianeta è la casa comune dell’umanità che sarà ereditato dalle future generazioni, come noi lo abbiamo ereditato da quelle passate. Gli interessi economici e finanziari non dovrebbero prevalere su una saggia gestione delle risorse naturali. La povertà di tanti paesi deriva da una miope ed egoistica condotta di sfruttamento da parte dei paesi più ricchi, che sprecano acqua, energia e metalli utilizzati per i nuovi strumenti di comunicazione come cellulari e pc. L’allarme lanciato da studiosi attenti al cambiamento delle abitudini umane e al consumismo diffuso e imperante, come se i beni della terra fossero infiniti, è caduto per anni nel vuoto. Il cambiamento climatico è stato negato e ignorato da tutti coloro che hanno continuato a sfruttare le fonti fossili per produrre energia, senza progetti alternativi per non mettere a rischio i propri profitti. In questo, la responsabilità di ciascuno di noi non può essere negata, perché il contrasto è stato debole e non supportato da leggi, promulgate, ma non controllate nella loro applicazione.

La coscienza ecologica trova anche difficoltà ad affermarsi nei momenti storici di crisi; ma è proprio in questi momenti che la volontà di cambiamento dovrebbe creare un rapporto solidale di cooperazione tra i vari paesi per progetti innovativi comuni.

Ester Campoli
Prof.ssa Filosofia ed Educatrice ai Valori Umani

Ester Campoli

Insegnante

Sito web: www.saivivere.it