Nel Silenzio...

Per Scienza noi intendiamo la conoscenza dei fenomeni naturali che ci circondano, che si esprime con leggi considerate universali per tutti i fenomeni analoghi. Essa non ricerca il senso del mondo e il valore della nostra esistenza in esso, non risponde alle nostre domande sul bene, sul male o sulla sofferenza che affligge con la malattia o le guerre l’esistenza umana. La religiosità, invece, può dare la risposta di senso, perché accompagna nella vita il credente verso un’entità superiore, oggetto di devozione e preghiera, che può lenirne la pena.

Il dibattito verità di Ragione e verità di Fede è lunghissimo nella cultura medievale, con una opposizione che coinvolgeva anche scienziati credenti: è emblematica la posizione di Galileo Galilei processato dal tribunale ecclesiastico nel 1616 e nel 1633 per la difesa del sistema eliocentrico copernicano, non accettato perché contrario a quello geocentrico aristotelico.

Per noi contemporanei, la scienza non è necessariamente in opposizione con la fede, secondo il filosofo Dario Antiseri, è piuttosto la presunzione della ragione che crea il conflitto. Infatti, molti autorevoli scienziati contemporanei vivono la dimensione scientifica con la convinzione che esista una Energia formatrice del Tutto, un esempio autorevole è il professore Antonino Zichichi. Inoltre, come si è detto, esiste l’universo dell’immanenza esterno e l’universo del Dio interiore: il mistico è colui che sente la dimensione sacrale e ineffabile nell’anima: “Il Dio del mistico è il Signore del silenzio.”, afferma S. Gregorio.

Ecco come Angelo Silesio (Breslavia 1624/1677) sacerdote, scrive: “Dio è così al di sopra di tutto che nulla se ne può dire: perciò tu lo preghi meglio col silenzio. “Nel silenzio è l’essenza della mistica”, come avvertono gli studiosi.

La scelta del silenzio è quella più adeguata per chi si accosta al mistero del Divino. Non è possibile esprimere l’Inesprimibile presente in noi.

Aforismi da: Il pellegrino cherubico di Angelo Silesio.

  • “Dio è puro nulla, il qui e l’ora non lo toccano: Quanto più vuoi afferrarlo, tanto più ti sfugge.” (I,25)
  • “Chi uguale a Dio vuol essere, da tutto sia diverso, sia libero da sé e privo di ogni peso.” (I,84)
  • “Praticare l’amore è grande fatica: non solo si deve amare, ma essere, come Dio, l’amore stesso.” (I,71)

Ester Campoli
Prof.ssa Filosofia ed Educatrice ai Valori Umani

Bibliografia:

Dario Antiseri - Massimo Baldini, La rosa è senza perché, Ed. Città Nuova

Ester Campoli

Insegnante

Sito web: www.saivivere.it