Fiori

È primavera, la vita ritorna a scorrere dopo i bui mesi invernali in cui tutta la natura sembrava assorta e silenziosa, anche se nelle profondità del terreno si preparava lo sbocciare di nuova vita.

Cosa, più dei fiori, indica la ripresa, il nuovo inizio, l’impulso di arrivare alla luce, un’aspirazione alla felicità di espandersi al sole, posseduta dagli uomini, dagli animali e anche da ogni pianta vivente?

Le piante hanno bisogno della luce del Sole per vivere e, per un impulso innato verso la vita, al ritorno della luce, con la primavera spuntano foglie e fiori, e riparte la meraviglia del Creato. L’intera vita delle piante è una forma di adorazione della luce: attraverso la luce estraggono il proprio nutrimento ed elaborano ciò da cui poi noi uomini traiamo il nostro cibo…La luce è il simbolo del Divino e il Sole fisico rappresenta la suprema Coscienza per questi umili esseri, le piante, senza le quali nessun’altra specie vivente potrebbe esistere.

Le piante posseggono una vibrazione psichica, sono sensibili a certi stimoli, come molti esperimenti hanno evidenziato, e hanno tutto un mondo di espressioni di vitalità che non sono state ancora scoperte.

Lo sbocciare di un fiore diffonde il suo splendore ed è come un segnale dell’aspirazione della pianta a farsi vedere nel mondo!

È anche un’offerta tangibile di bellezza, una preghiera di adorazione della pianta alla Natura.

Un fiore si manifesta al mondo attraverso la FORMA, il COLORE e il PROFUMO.

FORMA

Come è fatto un fiore è ben noto a tutti, fin da bambini: il fiore è l’organo della pianta preposto alla diffusione della specie, ed è formato essenzialmente da sepali (la base), petali (la parte più esterna e colorata), e una parte centrale contenente l’ovario e gli stami con il polline. Nelle piante che non dispongono di strumenti per l’auto - propagazione (es.: semi alati, o polline impalpabile che può essere trasportato dal vento) i fiori sono appariscenti, con lo scopo di attirare gli insetti impollinatori, quali api, farfalle, moscerini, mosche e bombi. Alcune forme di orchidee sono impollinate da piccoli uccelli, i colibrì, e i in questo caso il fiore è conformato in modo da accoglierli all’interno.

I petali sono anche dotati di ghiandole che secernono nettare e altre sostanze zuccherine.

Allo spuntare del giorno i fiori sono coperti di rugiada, cioè di acqua: forniscono quindi, il pasto completo per i piccoli animali che condividono con noi la vita su questo meraviglioso pianeta!

I fiori dei giardini, apprezzati e coltivati fino dall’antichità solo per la loro bellezza, hanno subito mutazioni e selezioni per accrescere il numero e la grandezza dei petali e il profumo: più petali abbiamo, più il fiore è ammirato.

Studi scientifici moderni hanno messo in evidenza che il numero dei petali, in una corolla, segue la successione numerica di Fibonacci: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, ecc.

Ciò si nota soprattutto fra tutte le Asteracee (girasoli, margherite, ecc.) nelle quali il numero dei petali di ogni fiore può essere 5, 13, 55 o persino 377, come nel caso della dalia. Sulla corolla di un tipico girasole, per esempio, il numero delle spirali rientra molto spesso in questo schema: 89 spirali che si irradiano ripide in senso orario; 55 che si muovono in senso antiorario e 34 che si muovono in senso orario ma meno ripido.

Secondo l’Antroposofia gli ordini dei numeri dei petali sono legati ai movimenti dei pianeti intorno al Sole: Mercurio si muove descrivendo tre spirali, e a questo corrispondono i fiori tripetali, Venere descrive 5 archi nella sua rivoluzione, e a ciò sono legati i fiori a cinque petali, Giove, 4 petali, ecc.

Esiste poi la categoria particolare dei fiori doppi: si tratta di fiori che hanno una corolla con, a volte, un “fiore nel fiore”. Questa caratteristica è stata studiata subito come un’anomalia, ma apprezzata poiché sono molto più gradevoli alla vista. Il primo a parlare di fiori doppi è stato Teofrasto nel 286 a.C. seguito da Plinio il Vecchio nel primo secolo a.C.

COLORE

Studi sulla percezione del colore dall’apparato visivo degli insetti hanno messo in evidenza che gli insetti impollinatori vedono il mondo in bianco e nero; le api non percepiscono il rosso, ma solo l’ultravioletto e il blu. Il bianco è percepito dalla maggior parte degli insetti, ed è il colore predominante tra quelli dei fiori naturali e nella maggior parte dei fiori delle piante arboree. Le selezioni dei floricoltori, con gli incroci effettuati, hanno arricchito la gamma dei colori di molte specie di fiori, basti pensare alla sconfinata varietà di rose che abbelliscono i nostri giardini. I fiori molto vistosi e scarlatti sono di provenienza tropicale, poiché devono spiccare all’interno del mare di verde che caratterizza la vegetazione dei Tropici.

Il colore dei fiori è determinato da tre grandi gruppi di pigmenti: i Carotenoidi, che danno tinte rosse e gialle, gli Antociani che danno i colori dal rosso al blu (quindi anche i viola) e i Flavonoidi, che, come dice il nome, danno luogo a colorazioni gialle. I petali dei fiori bianchi contengono flavonoidi in quantità molto modeste. All’interno di questi gruppi di pigmenti ci sono molte mescolanze, ma in realtà il discorso è molto più complesso, perché, in origine, le colorazioni dei petali, sussistono per consentire l’adattamento delle piante a vari ambienti e a vari ospiti che ne favoriscano la diffusione e garantiscano la sopravvivenza.

Nel libro di Mère1: “I fiori e la loro anima. Il messaggio spirituale di ogni fiore” (Edizioni Syntesis), troviamo che, per ogni fiore, Mère ci insegna ad entrare in rapporto con questo aspetto della Natura, e ci fornisce una chiave per entrare anche all’interno di noi. Per le Rose, ad esempio, Mère ne prende in esame ben diciotto varietà, diverse per colore e per specie di appartenenza, e analizza il significato di ogni variazione, legando ad ognuna un tipo di aspirazione verso il Divino.

PROFUMO

Così come il colore dei fiori, anche il profumo è una strategia messa in atto per la riproduzione, un fattore attrattivo essenziale nella continuazione delle specie.

Il profumo dei fiori deriva dagli oli essenziali contenuti nei loro petali. Nel periodo di impollinazione, questi oli vengono prodotti in maggiore quantità ed il loro piacevole odore si diffonde nell’aria.

Ogni fiore ha il suo profumo e questo è dovuto alla diversa composizione chimica degli oli contenuti nei petali. Le diverse specie di insetti risultano più attratti da alcuni odori rispetto ad altri e ciò contribuisce alla maggiore probabilità di sopravvivenza della flora: se le api non resistono ai profumi fruttati e le farfalle a quelli dolci, le mosche non sanno resistere a quelli che al naso umano risultano essere fetidi.

Si potrebbe pensare che sono i fiori con le corolle più grandi e vistose ad essere i più profumati, ma in realtà sono i fiori piccoli, quelli che di solito passerebbero inosservati, ad emanare i profumi più deliziosi ed intensi. È il caso dei mughetti, per esempio, minuscoli, ma profumatissimi, o dei gelsomini, altrettanto piccoli e profumati.

Quelli che crediamo oggi essere i fiori più profumati in assoluto, come le rose, il glicine e le peonie, sono frutto di secoli di sperimentazioni che hanno portato alla creazione di queste specie profumatissime e dai colori vibranti.

Alcuni tra i fiori più profumati:

Rosa

La regina dei fiori, il fiore più conosciuto al mondo per bellezza e per le calde tonalità dei suoi profumatissimi petali. È diffusa in tutto il mondo, viene coltivata, a seconda della varietà, come pianta d’appartamento, all’esterno nei parchi pubblici, in giardino e in vaso su balconi e terrazze. La rosa esprime, a seconda del colore sentimenti di amore, amicizia e di stima; nel linguaggio dei fiori la rosa rossa è considerata il fiore degli innamorati e non a caso è anche il fiore consacrato ad Afrodite, la dea dell’amore e della bellezza.

Frangipani

Questa pianta esotica che cresce in India (dove è chiamata Champa), nei Caraibi, nelle isole del Pacifico, in Sudamerica, produce vistose infiorescenze, riunite, sulle cime terminali dei rami, composte da fiori grandi e profumati (soprattutto la sera) di varie colorazioni: bianco, crema, rosa, rosso e giallo, sfumati al centro con varie tonalità. Il suo profumo è unico e inconfondibile.

Gardenia

Questa bellissima pianta produce fiori che emanano un profumo intenso che viene avvertito anche a qualche metro di distanza. I fiori sono grandi, con corolla composta da petali vellutati bianchi o giallo crema. È apprezzata come pianta ornamentale in giardini e aiuole, fiorisce da giugno a luglio.

Osmanto odoroso

È un arbusto sempreverde che produce fiori di forma tubolare profumatissimi che sbocciano in autunno (!). L‘Osmanthus viene considerato uno dei fiori più profumati e la sua fragranza, molto apprezzata è simile a quella del thè alla pesca o a quello di certe rose damascene.

Mughetto

Il mughetto, nome scientifico Convallaria majalis, è una piccola pianta erbacea perenne con foglie verdi e fiori bianchi campanulati profumatissimi molto richiesti dalle spose per il loro bouquet in quanto sono considerati simboli di felicità e fortuna.

Eliotropio (Eliotropium arborescens)

È chiamato anche fiore di vaniglia, per il delizioso profumo di vaniglia diffuso dai petali dei fiori.

I fiori sono campanulati e riuniti in vistosi racemi, sono di colore bianco, viola o lilla con gola (la parte più interna della corolla) in tonalità leggermente più scura. Le sue fioriture attraggono anche numerose farfalle.

“Guarda! Ci sono fiori e benedizioni!

C’è il sorriso dell’Amore Divino!

Esso è senza preferenze ed avversioni.

Scaturisce per tutti in un generoso flusso

e mai riprende a sé i suoi meravigliosi doni!”

Mère

 


Olimpia Giovine
Agronomo e Formatrice

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1 Mère: Mirra Alfassa, mistica francese, seguace e compagna spirituale di Śrī Aurobindo

Redazione

Progetto Sai Vivere

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