ViviValori – Un Viaggio con i Valori Umani

Un percorso scolastico degno di nota

La vita è un viaggio, un processo di apprendimento continuo; il raggio di speranza che ci aiuta ad affrontarlo è sapere che i Valori Umani si trovano dentro di noi. Come una bussola essi ci ispirano e ci mostrano la giusta direzione. Come semi invisibili risiedono nel cuore di tutti. Ma non basta guardare un seme per vederlo crescere, bisogna coltivarlo con cura affinché un giorno una pianta che porti fiori e frutti germogli dal terreno. Allo stesso modo, anche le nobili qualità e i valori interiori devono essere coltivati, così come il terreno del proprio cuore reso fertile e libero dalla zizzania. Approfondire l’importanza dei Valori Umani e sperimentarne l’universalità è vitale per ciascuno di noi, giovani e anziani, come individui e come società, perché essi sono il filo che ci unisce e ci affratella.

È in questo contesto che la scorsa primavera, dal 10 maggio 2023 al 10 giugno 2023, lo Spazio polivalente Arte e Valori di Giubiasco, Canton Ticino, Svizzera ha ospitato la mostra ViviValori – un Viaggio con i Valori Umani, frutto di un progetto scolastico della scuola Media di Mendrisio, svolto durante l'anno scolastico 2022-2023. Il percorso ha coinvolto quasi 300 studenti tra cui una classe della scuola elementare di Chiasso e una classe del Liceo di Mendrisio. Il progetto interdisciplinare, che abbracciava una visione ad ampio raggio dei Valori Umani, ha reso possibile la collaborazione di diversi docenti e una classe di scuola speciale, mettendo così l'accento su uno dei valori fondamentali che è l'inclusione.  La mostra, sintesi visiva del loro “viaggio”, ha accolto oltre 200 visitatori, diversi dei quali si sono soffermati per oltre 2 ore per cogliere appieno lo spessore della ricerca valoriale dei ragazzi, nonché ammirare la bellezza dell’esposizione sia dal profilo di contenuto, sia di espressione creativa ed estetica.

La domanda: "Qual è la differenza tra valori materiali e Valori Umani?" è stata la chiave per innescare il percorso. Contrariamente a quelli materiali i Valori Umani non si possono “comprare o indossare”, e neppure “vedere”, ma solo “sperimentare”. Essi risiedono nel nostro cuore ed è praticandoli che si rendono manifesti. Prenderne coscienza ci aiuta a realizzare che spetta a noi di farli emergere per condividerli nella nostra quotidianità. Solidarietà, libertà, coraggio, onestà, fedeltà, fiducia in sé stessi, cooperazione, compassione, spirito di sacrificio, tolleranza ecc., sono tra i Valori Umani scelti e approfonditi dai ragazzi, per riassumere la loro importanza e l’insieme di norme che facilitano l'armonia e la convivenza nella società.

Tassello importante del “tragitto valoriale” è stata la storia del nonno Cherokee che sensibilizza il nipote sul fatto che le tendenze del “bene e del male” (simboleggiate da due lupi), sempre in conflitto tra di loro, vivono in ogni essere umano. “Quali dei due lupi vincerà?” chiede il nipote. “Quello che nutri”, risponde il nonno… Una metafora significativa che mette l’accento sulla necessità di auto-osservarsi per coltivare i pensieri, i sentimenti e le azioni in grado di aiutarci ad armonizzare questi aspetti e far vincere il lupo che più ci fa star bene, e parimenti fa star bene anche gli altri. Il racconto dei “due lupi” si è poi tradotto in una serie di illustrazioni creando, infine, un unico grande racconto collettivo.

L’esposizione, ricca di spunti e modalità espressive, dalla pittura al ritaglio, dalle sculture “mobili” al cucito, ha allietato i visitatori con una carrellata di ritratti di personaggi, scelti come emblema di uno specifico valore umano, e svariate opere dal titolo esemplificativo: “La famiglia”, “Condividi i valori e vivi a colori”; “Valori sospesi”; “Valori in scatola”; “Il filo d’argento”; “Il filo che ci unisce”; “Il mondo dei valori”, “Io sono i valori”. Una serie di Graffiti e un originalissimo video hanno poi completato la mostra, resa interattiva grazie a tre stazioni-gioco che invitavano i visitatori a creare la propria “scala dei valori”, a identificare i valori necessari per rafforzare la propria coerenza, e a costruire il proprio “fiore del carattere”.

Il progetto si è dimostrato essere una valida verifica del bisogno di portare i Valori Umani “in classe” perché aiutano gli studenti a canalizzare ed organizzare in modo positivo le proprie energie, valorizzare sé stessi e sviluppare maggiore sensibilità verso il prossimo e il proprio ruolo nella società.

Ma un anno non basta per completare il “viaggio di apprendimento di una vita”. Ci vorrebbero degli stimoli didattici mirati e continuativi, e degli insegnanti formati ai Valori Umani capaci di cogliere i valori in ogni materia di studio. Un esempio? Un semplice calcolo matematico ci narra di un ladro che ruba 10 pecore da un contadino che ne ha 35. “Quante ne rimangono?” Si fa la conta e si passa ad altro lasciando in sospeso il gesto non certamente educativo del furto del ladro. Un’educazione valoriale cambia approccio: narra di un contadino la cui figlia si sposa; vuole regalarle 10 delle sue 35 pecore. Quante ne rimangono?” Il calcolo è presto fatto, ed il contesto della storia diventa un’opportunità per soffermarsi anche sull’importanza di qualità e virtù umane come la condivisione, l’amore filiale, la generosità, la gratitudine…ecc.

I Valori Umani non devono diventare dei concetti astratti. Essi sono una forza concreta e universale, la colonna portante dell’essere umano. Si manifestano con la pratica, e così facendo sostengono il buon funzionamento della società a partire dall’ambito della propria casa. Valori Umani quindi, come base del senso civico, etico, morale, e fondamenta per la pace, sono un percorso più intimo e spirituale, imprescindibile per il pieno sviluppo della personalità. La loro presenza nella nostra vita ci permette di poter credere in un domani in cui siano vivi, portatori di pace, unità tra i popoli e rispetto per l’ambiente.

«… il bambino è ricco di poteri, di sensibilità, di istinti costruttivi… per potersi sviluppare, egli ha bisogno di mezzi più vasti di quelli che gli sono stati offerti sinora: e non è forse modificando la struttura dell’educazione, che questa finalità si può raggiungere? Bisogna che la società riconosca pienamente i diritti sociali del bambino, e prepari per lui e l’adolescente un mondo adatto a garantirne lo sviluppo spirituale. Bisognerebbe per questo che tutte le nazioni si accordassero in un’intesa, in una specie di tregua che permettesse a ciascuna di dedicarsi alla cura della propria umanità, per attendere da essa la soluzione pratica di problemi sociali oggi apparentemente insolubili.» Maria Montessori, Congresso europeo per la pace, Bruxelles 3 settembre 1936

Video della Mostra Link: https://youtu.be/KeBV10pWAFs

Suzanne Palermo
Autrice e illustratrice di progetti per bambini

Redazione

Progetto Sai Vivere

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