Redazione

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Progetto Sai Vivere

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I sensi di colpa in famiglia - Prima Parte

Come agire per non farsi condizionare e non condizionare

Intanto chiariamo bene cosa si intende per “senso di colpa”. Si tratta di un’emozione causata da comportamenti, parole, atteggiamenti che riteniamo sbagliati (o che altre persone, per noi importanti, ritengono sbagliati) e che causano in noi un senso di tristezza e di vergogna, abbassando il livello della nostra autostima.

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Texture e trame

La natura contiene in sé tutto il necessario per l'artista. 1

Una "texture" è definita come la qualità visibile e tattile della superficie di un oggetto, che sia liscio, rugoso, morbido, o duro ed è essenzialmente un effetto visivo che aggiunge ricchezza e dimensione a una qualunque composizione.

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ViviValori – Un Viaggio con i Valori Umani

Un percorso scolastico degno di nota

La vita è un viaggio, un processo di apprendimento continuo; il raggio di speranza che ci aiuta ad affrontarlo è sapere che i Valori Umani si trovano dentro di noi. Come una bussola essi ci ispirano e ci mostrano la giusta direzione. Come semi invisibili risiedono nel cuore di tutti. Ma non basta guardare un seme per vederlo crescere, bisogna coltivarlo con cura affinché un giorno una pianta che porti fiori e frutti germogli dal terreno. Allo stesso modo, anche le nobili qualità e i valori interiori devono essere coltivati, così come il terreno del proprio cuore reso fertile e libero dalla zizzania. Approfondire l’importanza dei Valori Umani e sperimentarne l’universalità è vitale per ciascuno di noi, giovani e anziani, come individui e come società, perché essi sono il filo che ci unisce e ci affratella.

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La saggezza eterna, la natura e l'uomo - prima parte

La nostra attuale crisi ambientale è essenzialmente una crisi spirituale...1

Il mondo non è stato creato per il semplice divertimento. Abusando delle risorse della natura e dimenticando la propria natura umana l'uomo va contro lo scopo della creazione. Molte catastrofi naturali sono interamente dovute al comportamento dell'uomo. Terremoti, eruzioni vulcaniche, guerre, inondazioni, carestie e altre calamità sono il risultato di gravi disordini nella Natura. Questi fenomeni sono riconducibili al comportamento dell'uomo. L'uomo non ha riconosciuto la relazione integrale tra l'umanità e il mondo della Natura.2

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Campi medici in Nigeria e Benin

Un team di cinque professionisti medici della SSSIO Organizzazione Internazionale Sathya Sai: due gastroenterologi, un pediatra, due medici internisti e tre volontari, si è recato in Nigeria dal Botswana, Kenya, Nuova Zelanda, gli Emirati Arabi Uniti e gli Stati Uniti. Il loro obiettivo era fornire assistenza medica della massima qualità con amore e compassione ai bisognosi attraverso due campi medici in Nigeria e Benin. A loro si sono uniti volontari entusiasti e alcuni operatori sanitari di Lagos.

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Riscaldamento globale

Con riscaldamento globale si intende la tendenza all’innalzamento della temperatura superficiale della Terra con riferimento all’atmosfera e alle acque dei mari. Questo comporta un cambiamento del clima del nostro Pianeta.

Il clima cambia per cause naturali ed è sempre cambiato; basti pensare alle varie glaciazioni e alle fasi interglaciali o alle cosiddette piccole ere glaciali come quella che va dal XVI al XIX secolo dove i porti olandesi o il fiume Tamigi erano soliti ghiacciarsi in inverno. Questi fenomeni sono avvenuti quasi sempre con ritmi dilatati nel tempo ed hanno permesso alle diverse specie viventi di adattarsi al cambiamento del clima.

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Cibo e Ambiente

Il rapporto tra cibo ed ambiente, collegato anticamente alla presenza ed alla distribuzione di alimenti nelle varie zone della terra ed alle tecniche agricole utilizzate dai loro abitanti, ha avuto un enorme cambiamento e trasformazione con l’introduzione di moderni metodi di cultura ed allevamento e con la crescente globalizzazione.

Numerose sono state le conseguenze, dal commercio mondiale di prodotti tipici delle varie zone climatiche in tutte le stagioni, gestito da poche multinazionali, allo sfruttamento eccessivo di terreni ed acque, sino ad un aumento eccessivo di gas serra dovuto ad agricoltura ed allevamento intensivi.

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Cuor gentile, cuor contento

La mia religione è molto semplice. La mia religione è la gentilezza. 1

La gentilezza è un valore umano di cui nessuno può fare a meno. Neppure Ebenezer Scrooge, l’avaro misantropo della storia “Il Canto di Natale” di Charles Dickens, del 1843. Perché all’apice del racconto anche il cuore di quest’uomo, che si beffa dei buoni sentimenti del Natale e di tutti coloro che lo festeggiano, si scioglie. In quell’istante egli si sorprende di scoprire che in lui abita la medesima bontà, e l’amorevolezza che tanto scherniva, e in un attimo la sua realtà si trasforma. Vede la vita come non ha mai visto prima, e coglie il ritmo, le tonalità e i timbri di un Canto che riverbera in tutto il Creato e dal quale si lascia finalmente abbracciare. La totale metamorfosi di quest’uomo scorbutico e solitario, scaturisce da ciò che può sembrare un nonnulla; un’improvvisa apertura, piccola ma sufficientemente grande per accorgersi dei bisogni e delle difficoltà dell’altro. Una presa di coscienza tale da liberare di colpo la stasi che non permetteva all’energia di fluire, alla vita di respirare, al suo cuore di vibrare con delicatezza, cortesia e altruismo.

Il mutamento di Scrooge esemplifica come lo slancio di un “cuore gentile” inneschi delle vere e proprie interazioni chimiche dentro di sé, tali da influenzarci positivamente e a più livelli. Basti pensare che la felicità che ne deriviamo ci aiuta a vivere meglio, e anche più a lungo, perché la gentilezza riduce lo stress e la depressione, aumenta l’autostima e migliora la qualità del nostro sonno; eleva il nostro benessere in generale e rafforza il nostro sistema immunitario! E non ci si perde più in mille contorsioni, perché essere gentili segue un movimento lineare!

Ma c’è ancora di più. Quel “piccolo atto di gentilezza che vale più delle più grandi intenzioni” di Kahil Gibran, può ridurre conflitti e promuovere unità tra la gente; quel piccolo gesto che si colora di compassione e di solidarietà può, coltivandolo, portarci ad eliminare la violenza, le discriminazioni e può sostenerci persino nella salvaguardia del pianeta, e delle infinite forme di vita che coabitano la Terra. Essere gentili ci aiuta a migliorare le nostre relazioni umane (aggiungete un pizzico di gentilezza in più quando interagisci con qualcuno, e coglierai subito i frutti!), ma anche il rapporto con se stessi perché un cuore gentile canta, e cantare fa bene al cuore!

Ecco che diventa chiara la derivazione etimologica della parola “gentilezza” che risuona con la nobiltà di un buon carattere di chi si distingue per gli alti principi in cui crede, ma che soprattutto li mette in pratica. Un atto di gentilezza concretizza i nostri “buoni pensieri”, e così ci si sente integri e soddisfatti di sé.

Spesso, parlando con i più piccoli, li incoraggiamo ad essere educati e rispettosi, perché essere gentili è indice di buone maniere. Quando si è gentili, si è amichevoli, premurosi e generosi; si sa dire “per piacere, buongiorno, arrivederci e grazie”. Ma alla base di questi valori vi è qualcosa di più profondo: la volontà di non ferire i sentimenti altrui, anche per una svista, per errore, e di trattare gli altri come vorresti essere trattato tu. E sappiamo tutti quanto una persona gentile sia piacevole e gradita! Stare in sua compagnia ci fa respirare a pieni polmoni, e gli scambi che si intrattengono sono facili, affabili e leggeri.

Lo slancio di un animo gentile matura così in un atteggiamento sempre più empatico che accoglie nella più perfetta cordialità la vita nel suo insieme con cui stringe e rafforza dei profondi legami di appartenenza spirituale, perché la gentilezza ci avvicina l’uno all’altro “cuore a cuore”; impariamo a vedere meglio e a comprendere di più, man mano che ci si pone la domanda: “al posto suo come mi sentirei?” E mentre quella piccola apertura di cuore si allarga, la nostra consapevolezza aumenta.

Quando ciò che pensiamo, diciamo e facciamo si tinge di gentilezza ci si accorge di quanto sia contagioso! I nostri amici, parenti e conoscenti, i nostri figli e allievi e i colleghi di lavoro, diventano d’improvviso più calmi, tolleranti, umili, disponibili e… gentili! Chi non vorrebbe contornarsi da amici siffatti? Ecco che coltivare la gentilezza non è solo auspicabile per gli individui, ma è alla base di comunità sane e equilibrate. Questo fondamentale valore umano - di cui nessuno di noi vorrebbe fare a meno - fiorisce attraverso la gratitudine e l'autenticità, e migliora il lavoro di squadra dotandola di buone relazioni umane. Il senso e la pratica dell’"essere gentili" dovrebbe essere uno degli obbiettivi principali dell'istruzione di oggi.

Ecco una “citazione-guida”! Ci aiuta a praticare la gentilezza:

Non si può sempre compiacere gli altri, ma possiamo parlare in modo compiacente.2

Suzanne Palermo
Scrittrice, Illustratrice ed Educatrice ai Valori Umani

Link
Il gioco della gentilezza

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1 Dalai Lama
2 Voltaire

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Mensa a Faenza - 25 anni

Faenza è una città italiana di 59.000 abitanti situata in provincia di Ravenna.

Nel 1988, è stato fondato, a Faenza, il “Centro Sri Sathya Sai Baba”.

Dall’8 marzo 1998, il Centro fornisce un servizio domenicale di mensa, gratuito, a persone bisognose del territorio. Il servizio, che per la sua gestione coinvolge oltre 60 volontari è totalmente finanziato dai volontari stessi, e serve mediamente dalle 60 alle 80 persone ogni domenica.

Inoltre, in occasione del Natale e della Pasqua viene fornito un servizio con un menu particolarmente curato.

Dal 2012, intercettando le necessità delle famiglie di alcune tra le persone che frequentano la mensa, il Centro cura la consegna di pacchi alimentari e di vestiario.

La conoscenza delle mamme che vengono a ritirare i pacchi spesa, molto spesso extracomunitarie, ha posto in evidenza bisogni di integrazione sociale e di supporto, soprattutto per i figli in età scolastica, quindi, dal 2014 vengono organizzati alcuni incontri a carattere socializzante per favorire il confronto e lo scambio fra bambini e adulti/genitori appartenenti a diverse etnie.

Il servizio mensa non si è mai interrotto neppure nel periodo di pandemia, ma dal servizio ai tavoli si è passati alla consegna di cibo da asporto, e, come riconoscimento della qualità del servizio prestato alla comunità, in occasione del venticinquesimo anno di attività, un giornale locale, SETTESERE, ha pubblicato un’intera pagina con la storia della mensa. Link giornale locale Settesere

Faenza è stata una delle città della Romagna più colpite dall’alluvione del maggio 2023 e anche nei periodi più difficili, quando era un problema anche solo muoversi in strada, la mensa è stata in grado di fornire dei pasti caldi ai volontari che rimuovevano acqua e fango.

Certamente, il servizio mensa, fornito con continuità per tanti anni, è stato una occasione di crescita e trasformazione per tutte le persone che lo hanno curato, ma un grande esempio di quello che l’amore in azione può generare negli altri è la testimonianza che, non molto tempo fa, ha ricevuto la Presidente del Centro:

“All’inizio dell’estate 2022 è venuto in mensa un’ospite (ben conosciuto perché da 20 anni consumava i pasti da noi cucinati) di circa 40 anni, vestito in modo dignitoso, il quale ha voluto confidare a me e a mio marito alcuni aspetti importanti della propria vita e del significato che aveva assunto la sua frequentazione della mensa stessa, significato che non aveva mai avuto il coraggio di esprimere fino a quel momento.

Era stato tossicodipendente fino a pochi anni prima, e così anche sua moglie. Avevano vissuto dolorosamente tutte le fasi traumatiche e di rifiuto che sono costretti a subire, purtroppo, gli emarginati. Da noi, invece, si era sentito accolto, forse ancor di più che in altre realtà, sia pubbliche che private.

La figura di Sathya Sai e della mensa progettata e voluta da Lui, gli avevano offerto un’impressione di umanità e di amore più fresco, più vero e credibile.

L’abbiamo percepito molto sincero e desideroso di comunicarci la sua gratitudine condividendo la testimonianza che segue, che ci ha sorpresi e resi felici.

L’esempio del nostro servizio lo aveva fatto riflettere molto, e, alla fine, lo aveva spinto a chiedersi cosa potesse fare lui in prima persona, lui “l’ex drogato”, per restituire all’umanità quello che aveva ricevuto da Sathya Sai attraverso noi volontari della mensa Sai.

La risposta che aveva dato a se stesso è stata: “Anche io posso offrire il mio lavoro per aiutare chi ha bisogno come e più di me”. Da un po' di tempo, quindi, si era reso disponibile a fare servizio preparando dei pacchi alimentari per una nota associazione locale.

Mentre raccontava questo aveva le lacrime agli occhi e se non ci fosse stato il condizionamento del COVID, ci saremmo sicuramente abbracciati”.

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Importanza del racconto di fiabe

L'importanza del racconto di fiabe nello sviluppo dei nostri figli

Malgrado il mezzo televisivo presenti la possibilità di sostituire il genitore, attraverso i cartoni animati e le fiabe sceneggiate, è molto importante che egli passi del tempo col proprio bambino, raccontandogli delle fiabe.

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Biodiversità

Biodiversità è la ricchezza della vita sulla Terra; è costituita dall’insieme delle varietà di uomini, animali, piante, funghi, microrganismi, compreso il materiale genetico. Le numerose specie, in relazione tra loro, creano gli ecosistemi naturali che forniscono cibo, acqua, riparo, medicine, necessari per la nostra sopravvivenza.

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Tempeh, Mopur, Natto

Il tempeh, il mopur e il natto sono cibi dalle grandissime proprietà che possono sostituire carne, pesce, uova e formaggi tenendo conto però che chi vuol fare un passaggio vegetariano o vegano deve verificare poi la vitamina B 12 per integrare il ferro. Il tempeh, essendo un fermentato di soia, contiene un pochettino di vitamina B 12 ma poco disponibile, ma ha un altissimo contenuto di proteine con tutti gli aminoacidi perché deriva dalla soia, è un fermentato con un particolare fermento che gli dà un sapore e un profumo vagamente come il gorgonzola, ecco forse un odore più di gorgonzola, come gusto forse meglio saperlo cucinare per avvicinarsi a questi gusti macrobiotici.

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Disegnare i Fiori

Proviamo ad osservare i fiori, la loro conformazione, per poi riprodurli attraverso un disegno, in un’interpretazione rápida e creativa.

Il dipingere ci avvicina a conoscere meglio la natura ed i suoi tanti aspetti, la botanica e la loro morfologia, mettendoci in contatto con essi, creiamo una sintonía con la bellezza del creato e con l'ordine divino presente in ogni aspetto della realtà.

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Meditare e Medicare…

Ormai lo sappiamo: la nostra mente è uno strumento potente, e bisogna “imbrigliare i sensi” per mantenerne il controllo affinché non siano essi a condurci di qua o di là come una scimmia che salta da un ramo ad un altro. Sappiamo anche quanto essa sia una vera e proprio matassa di desideri, pervasa com’è da sentimenti e emozioni che per loro natura oscillano, cambiano, si trasformano, trasportandoci in su e in giù, a secondo del caso. Un movimento, (talvolta uno sfinimento), che altera addirittura le nostre vibrazioni cerebrali che salgono o scendono, si abbassano o si alzano, “ridono o si deprimono”, e noi con loro!

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