La saggezza eterna, la natura e l'uomo - seconda parte

Ogni religione e cultura ha il proprio particolare modo di dichiarare che la creazione è divina. La maggior parte concorda sul fatto che la Natura merita il nostro rispetto e la nostra cura.

La notevole somiglianza dei loro punti di vista diventa subito evidente. Tutti concordano sul fatto che l’uomo è destinato a vivere in armonia con la natura e a prendersi cura della Madre Terra.

Attualmente l’uomo si è allontanato da questo ideale.

Per la prima volta nella storia, le abitudini dell’uomo stanno avendo un impatto significativo sulla salute del nostro pianeta. L’uomo ha dimenticato che, essendo parte della Natura, ha la responsabilità intrinseca di prendersene cura.

Da migliaia di anni, le più antiche culture umane hanno compreso la propria unità e interdipendenza con la Natura. Per essa, hanno mantenuto rispetto e compassione. Hanno compreso che era questione di buon senso non prendere più del necessario o danneggiare irreparabilmente l’ambiente, non solo per il loro bene, ma anche per quello delle generazioni future.

Popolazioni indigene:
Il patrimonio spirituale dei popoli indigeni del mondo è radicato nella Terra.

La mia cultura esiste da 40.000 anni. Probabilmente siamo la cultura più antica del mondo... Avevamo questa disciplina: non prendere più del necessario o non distruggere nulla di quello che c’è, arrivando al punto in cui (la Natura) non può più produrre. (5)

Lo scopo della vita è essere parte di tutto ciò che c’è... siamo collegati a tutto il resto, e la prova è essere vivi. Siamo un tutt’uno con tutto ciò che c’è. (6)

Nel Nordamerica, la saggezza degli indiani d’America anziani riflette una consapevolezza simile:
L’umanità non ha tessuto la rete della vita. Non siamo che un filo all’interno di essa. Qualsiasi cosa facciamo alla rete, la facciamo a noi stessi. Tutte le cose sono legate tra loro. Tutte le cose sono collegate. (7)

Guardate e ascoltate per il benessere di tutto il popolo, e tenete sempre in considerazione non solo il presente, ma anche le generazioni future, anche quelle i cui volti sono ancora sotto la superficie del suolo - i non nati della futura Nazione. (8)

Quando avrete inquinato l’ultimo fiume, quando avrete pescato l’ultimo pesce e quando avrete abbattuto l’ultimo albero, purtroppo allora, e solo allora, vi accorgerete che non potete mangiare tutto il denaro accumulato nelle vostre banche. (9)

Filosofia indù: La creazione materiale pulsa di consapevolezza.
Il punto di vista indù sulla Natura è permeato da un profondo rispetto per la vita e dalla consapevolezza che le grandi forze della Natura - la terra, il cielo, l’aria, l’acqua e il fuoco - così come i vari ordini della vita, tra cui le piante e gli alberi, le foreste e gli animali, sono tutti legati gli uni agli altri all’interno dei grandi ritmi della Natura.

Il Divino non è visto come esterno alla creazione, ma si esprime attraverso i fenomeni naturali.

Secondo l’antica filosofia indù, il Creatore ha manifestato la creazione a partire dal Suo stesso essere. Le antiche Upanishad affermano che l’intero universo è pervaso dal Supremo ed è, di fatto, la forma o il corpo del Signore.

Ogni atomo, elemento e cellula - i mattoni della creazione - vibra dell’energia di Dio. Dal microcosmo al macrocosmo, la Divinità è immanente.

In principio, non c’era che il Sé Assoluto. Null’altro esisteva. La volontà di Brahman fu: ‘Che Io crei i mondi’.(10)

Nello Yajur Veda, 5:43, si raccomanda: Non disturbate il cielo e non inquinate l’atmosfera.

Allo stesso modo, nel Rig Veda, 6:48:17, si consiglia: Non tagliate gli alberi, perché essi eliminano l’inquinamento.

E nel Charak Sanhita si dichiara:

La distruzione delle foreste è considerata una distruzione dello Stato e il suo rimboschimento un atto di ricostruzione e di promozione del suo benessere.

La protezione degli animali è considerata un dovere sacro.

Sathya Sai ha parlato del sacro rapporto tra Dio, la Natura e l’uomo. Ha affermato: La natura è l’effetto e Dio è la causa. Dovreste riconoscere l’immanenza del Divino nell’intero universo.

Egli ha fatto la bellissima affermazione: La Natura è la veste di Dio.

La Natura è la veste di Dio. L’uomo deve trattare la Natura con rispetto. Non ha il diritto di parlare di conquistarla o di sfruttarne le forze. Deve continuare a visualizzare nella Natura il suo Dio.

La Natura è una manifestazione di Dio. Pertanto, essa non deve essere ignorata. La Natura è l’effetto e Dio è la causa. Dovreste riconoscere l’immanenza del Divino nell’intero universo.

Sathya Sai ci incoraggia a riconoscere l’onnipresenza del Divino nell’intero universo.

Tutte le bellezze della Natura testimoniano la presenza fondamentale del Divino in tutte le cose.

Lo scopo della vita è sperimentare la sacralità della Natura come proiezione del Divino.

I seguaci di ogni religione, nel loro modo e stile, invocano l’unico Dio che è onnipresente. È lo stesso Dio che conferisce a tutta l’umanità salute, prosperità, pace e felicita. Nessuna religione ha un Dio separato che dona la grazia a coloro che professano di attenersi solo a quella fede!

La filosofia ecologica Giainista, conosciuta in India fin dal 6° secolo a.C., è di fatto sinonimo del principio di ahimsa (non violenza) che attraversa la tradizione come un filo d’oro.
Ahimsa è un principio che i Giainisti insegnano e praticano non solo nei confronti degli esseri umani, ma anche di tutta la Natura, perché il Giainismo vede la vita che pervade anche ciò che è considerato non vivente dagli altri, ciò implica evitare qualsiasi forma di violenza, con parole o azioni, non solo nei confronti degli esseri umani, ma di tutta la Natura, e richiede rispetto e compassione per tutti gli esseri viventi.

Rinunciando alle azioni contro gli esseri viventi, il saggio non reca mai dolore a tali corpi, né ordina ad altri di farlo, né acconsente che essi lo facciano.

Acaranga Sutra, I.7.I.5.

Brigitte Kashtan
Psicologo clinico
Coordinatore EnviroCare Zona 6 Sud Europa SSSIO

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Note:

  • 5) http://www.wiilpa.org/resources/
  • 6) Bob Randall, anziano aborigeno Yankunytjatjara, Australia
  • 7) Capo Seattle, Duwamish, Nord America
  • 8) Kayanerehkowa: La Grande Legge della Pace, Irochesi, Nord America-.
  • 9) Motto Osage, Nord America
  • 10) Aitareya Upanishad

 

Redazione

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