Esperienza di Servizio agli anziani

Amore agli anziani del Carlo Alberto Torino

Ho iniziato il mio servizio una decina di anni fa rispondendo alla richiesta di collaborazione dei volontari già presenti nella struttura, che all’epoca e sino a 2 anni fa, era composta di 2 istituti con denominazioni diverse: Maria Bricca e Carlo Alberto.

Il Bricca ospitava quasi tutte persone in parte o del tutto autosufficienti, con problematiche non gravi, che partecipavano numerosi alle iniziative organizzate da noi sia in struttura, che fuori. Il C. Alberto ospitava, come tuttora, persone con disabilità maggiori, anche non autosufficienti.

Negli anni vi sono stati 3 cambi di dirigenza ed organizzazione, ma il rapporto con i responsabili e gli operatori è stato sempre positivo e di collaborazione, grazie anche al rispetto delle indicazioni e regole che i responsabili del nostro gruppo mi avevano dato inizialmente.

E’ indispensabile, infatti, ricordarsi sempre che, sebbene siamo volontari che cercano di offrire un po’ di compagnia agli ospiti, dobbiamo rispettare le regole dell’istituto senza intervenire né interferire nell’operato del personale.

Ho iniziato il mio servizio accompagnando a messa la domenica gli ospiti non del tutto autosufficienti, affiancando 2 volontarie esperte, che mi guidavano con consigli ed indicazioni.
Ho così imparato che uno degli elementi fondamentali del servizio è l’umiltà.
Nel tempo ho aggiunto anche uno e spesso 2 pomeriggi alla settimana per fare compagnia agli ospiti, chiacchierando con loro, ascoltando le loro confidenze ed anche provvedendo ad alcune loro necessità pratiche, soprattutto nel caso di persone sole o con situazioni familiari complesse.

Si è creata una relazione di fiducia, rispetto e spesso di amicizia, soprattutto con gli ospiti che trovano nelle ore trascorse insieme una possibilità di essere ascoltati e compresi.
Ho assistito in ospedale persone ricoverate senza parenti, cercando di dare il massimo aiuto e sollievo possibile, in un caso recente sino alla fine.
Ci sono state le numerose occasioni piacevoli come le feste, le uscite ed anche gli incontri del Progetto Sollievo organizzati a Mother Sai a Varallo Pombia, sede dell’Organizzazione Sathya Sai d’Italia.

Ho ricevuto da questo servizio molto più di quanto ho dato ed è per me come stare in una grande famiglia, di cui condividi sia gli aspetti lieti che quelli tristi.
Un altro aspetto positivo del servizio è la collaborazione non solo con i volontari del nostro gruppo, ma anche con quelli di altre associazioni (S. Egidio, S. Vincenzo, Avo, Avulls) nell’interesse primario degli anziani.

Possiamo in questo modo realizzare l’unità di intenti sentendoci tutti parte di un unico grande disegno, che è quello del servizio disinteressato.

Graziella Scarsi
Insegnante

Redazione

Progetto Sai Vivere

Sito web: www.saivivere.it