Inquinamento dell'aria

L'inquinamento atmosferico è dato da un insieme di tutti gli agenti fisici, chimici, biologici che modificano le caratteristiche naturali dell'atmosfera terrestre. I tipi di inquinanti più frequentemente presenti sono ossidi di zolfo, di azoto, residui organici volatili (VOC) e piccole particelle di polvere (aerosol).

Nella stratosfera, l'ossigeno diventa ozono, il filtro che blocca i mortali raggi ultravioletti di tipo C del Sole. È questo processo che rende possibile la vita sul nostro pianeta anche se attualmente si sta compromettendo l'integrità della fascia dell'ozono. La minaccia deriva dai clorofluorocarburi (CFC), una gamma di gas inerti che contengono cloro, fluoro e carbonio, spesso usati nelle bombolette spray, nei frigoriferi, nei propellenti aerosol, nella fabbricazione di materie plastiche come il polistirolo, nei solventi, inclusi quelli usati nelle tintorie.

Il sole è un vasto reattore termonucleare, che emette vari tipi di radiazione. Nell'atmosfera terrestre, fortunatamente, penetrano solo la luce e lievi fasci di raggi ultravioletti, infrarossi e a bassa energia. I raggi ultravioletti ad alta energia e a onde corte penetrano di più, finché vengono assorbiti dallo strato di ozono. Se, invece, gli ultravioletti raggiungessero i legami dell'assetto biologico che governa il funzionamento delle cellule della nostra pelle, queste morirebbero o si ammalerebbero di cancro.

Il buco dell’ozono si è allargato negli anni successivi alla ratifica del protocollo di Montreal, a causa dell’effetto ritardato delle sostanze che riducono lo strato dell’ozono, che restano nella stratosfera per un lungo periodo di tempo. Attualmente la dimensione massima del buco dell’ozono è in calo.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affermato che l’inquinamento atmosferico, sia ambientale (all’aperto) sia domestico, è il più grande rischio per la salute, essendo responsabile di circa uno ogni nove decessi l’anno. Inoltre, ha affermato che solo 1 persona su 10 vive in una città che rispetta le linee guida dell'OMS sulla qualità dell'aria. Tra le cause dell'inquinamento esterno le emissioni di combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale per energia e calore); emissione da trasporto; forni industriali; combustione agricola; combustibile solido per riscaldamento domestico; combustione di plastica da scarto e batterie; fornelli da cucina; lampade a cherosene; incendi; deforestazione e desertificazione.

Non sono trascurabili neppure i fumi e le scorie radioattive degli impianti delle centrali nucleari, responsabili di leucemia infantile e malformazioni fetali. E ancora le ciminiere delle fabbriche, molto spesso inadeguate per smaltire i fumi senza inquinare.

Gli inceneritori a basse temperature, come quelli di alcune discariche o degli ospedali, possono dare adito a inquinamento ambientale sotto forma di fumi densi, pieni di particelle solo parzialmente bruciate.

La plastica è un gravissimo agente inquinante sia quando si accumula che quando viene bruciato.

Le emissioni di ossido di azoto emanate dai trasporti e dalla produzione di energia, provocano irritazioni polmonari; le piogge acide danneggiano la vegetazione e attentano alla salute pubblica.

L'inquinamento da metalli pesanti incide negativamente sul sistema nervoso, digestivo, immunitario, polmoni e reni, e contamina la catena alimentare causando la riduzione del cibo disponibile.

Contribuiscono all'inquinamento atmosferico le correnti di fumo che si propagano dagli incendi attraverso la termo-espansione dell'aria; l'effetto camino; l'azione del vento e/o il funzionamento improprio della ventilazione meccanica.

Il fenomeno assume un peso crescente in seguito ai vasti incendi che si sono prodotti a causa dei cambiamenti climatici. Non è escluso infatti che i fenomeni registrati negli ultimi anni negli USA e in Australia siano da ricondursi all'aumento della temperatura del pianeta causati dai gas serra.

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Inquinamento atmosferico: e io cosa posso fare?

Breve panoramica delle misure immediate che ognuno di noi può adottare

Nei trasporti

  • Evitare i viaggi non necessari
  • Programmare le vacanze in località vicine, evitare i voli lunghi
  • Camminare più spesso a piedi, andare in bicicletta, preferire il tram, l'autobus e il treno
  • Viaggiare in automobile insieme ad altre persone
  • Ridurre la velocità, mantenere basso il regime del motore (ecodriving)
  • Spegnere il motore durante le soste

Nel riscaldamento

  • Abbassare la temperatura ambiente a livello generale
  • Arieggiare gli ambienti in modo breve ma efficace
  • Isolare meglio finestre, porte e facciate
  • Chiudere le persiane o le serrande di notte
  • Provvedere a una corretta manutenzione dell'impianto
  • Adeguare i vecchi impianti o sostituirli con altri più moderni
  • Pretendere un conteggio individuale dei costi di riscaldamento nei condomini

Sul posto di lavoro

  • Promuovere il riciclaggio
  • Impiegare sostanze a basso tasso di emissioni
  • Passare a una tecnologia rispettosa dell'ambiente
  • Depurare i gas di scarico
  • Scegliere olio da riscaldamento povero di zolfo
  • Modernizzare gli impianti di riscaldamento e di combustione e gli impianti per la produzione di calore di processo
  • Per le spedizioni, preferire il treno al camion
  • Risparmiare energia (elettricità, olio, gas naturale)

A casa

  • Produrre meno rifiuti
  • Compostare i rifiuti organici della cucina e del giardino
  • Separare i rifiuti: carta, vetro, alluminio e metalli
  • Smaltire adeguatamente i rifiuti speciali: batterie, olio usato, lampade fluorescenti, solventi
  • Non incenerire illegalmente i rifiuti nel camino o in giardino
  • Preferire i prodotti regionali che non richiedono lunghi trasporti
  • Utilizzare vernici, lacche, detergenti, colle, spray e conservanti del legno privi di solventi


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Redazione

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