Al di là del sensibile
Ecco una storia straordinaria che può cambiare la vita di un’anima.
Emanuel Swedenborg apparteneva ad un’antica famiglia svedese, che praticava attività pastorali e minerarie. Perse la madre all’età di otto anni.
Fin dall’infanzia coltivò le sue capacità tecniche e scientifiche accanto ad una spiccata spiritualità. Assiduo nella preghiera, praticava una respirazione spirituale, come diceva, in grado di adeguare respirazione e battito cardiaco con l’effetto di una dilatazione della coscienza.
Coltivò il suo interesse per la scienza e la tecnica, in un periodo culturale come l’illuminismo fondato sull’uso della ragione. Fu stimato presto in ambito tecnico e scientifico e ottenne la stima del re di Svezia Carlo XII, che lo stimò molto e fece di lui un suo collaboratore. Non si allontanò mai dalla fede e dalla credenza della vita dopo la morte. Si sentiva investito da una missione proveniente dall’alto per illuminare la vita dei suoi contemporanei. In questo percorso di consapevolezza interiore, sviluppò doti di chiaroveggenza straordinarie, che gli permisero di vedere fatti lontani e sconosciuti da coloro che gli erano vicini.
Nel 1762, la sua fama di visionario si diffuse in seguito all’annuncio della morte violenta dello zar Pietro III in prigione, nello stesso tempo in cui avveniva.
Segnalò un incendio devastante che si diffondeva a quattrocento chilometri da Stoccolma, dando notizie dettagliate dell’evento disastroso, che aveva raggiunto quasi la sua casa, risparmiandola.
Il filosofo Immanuel Kant in un suo libro “I sogni di un visionario” del 1766 parlò delle straordinarie doti di sensitivo di Swedenborg. Nonostante l’eccezionalità delle sue doti che diceva provenienti dall’alto, Swedenborg fu sempre umile e pubblicò a sue spese i libri che scrisse. Ogni fatto di cui parlava poteva avere conferma da persone che vi erano coinvolte.
Swedenborg era consapevole che le sue esperienze potevano non essere credibili, ma continuò a parlarne e a scriverle. Egli vedeva creature angeliche, ma anche le anime dei trapassati nella beatitudine e la dolorosa condizione infernale di coloro che erano vissute nei vizi, calpestando le virtù salvifiche.
Ester Campoli
Prof.ssa Filosofia e Educatrice ai Valori Umani
Vedi: P. Giovetti, Illuminati del nostro tempo, Edizioni Mediterranee
