Prepararsi alla primavera

Verso la fine di febbraio le giornate hanno veramente cominciato ad essere un po’ più lunghe, e anche se c’è ancora freddo, pioggia o neve, e certamente non abbiamo smesso di sentirci bene al riparo in casa, si comincia già a sentire un cambiamento nell’aria. Chi vive vicino alla natura, anche solo un bell’albero, un piccolo giardino, avrà certamente notato che in questo periodo gli uccellini cominciano a cantare tutti insieme appena la luce del giorno appare, come se fossero felici della stagione che avanza. Si preparano ad un momento importante costruendo il nido e corteggiando le potenziali compagne, in attesa di iniziare una nuova generazione.

E noi molto probabilmente, invece che sentirci leggeri e felici come quegli uccellini, sentiamo il peso accumulato durante l’inverno sotto forma di stanchezza e svogliatezza. È il momento giusto per iniziare una cura disintossicante, che ci restituirà vitalità e concentrazione.

L’ayurveda e lo yoga hanno pratiche semplici da utilizzare in questo periodo, che possono fare una grossa differenza, e comprendono semplici regole alimentari, pratiche fisiche e asana specifici.

Iniziamo dalla pratica più semplice, che disintossica il corpo con gentilezza: l’acqua bollita. Si tratta di bollire leggermente almeno 1,5 L di acqua per 10 minuti, raccoglierla in un thermos e berla durante tutta la giornata, lontano dai pasti, ancora calda (non bollente!). Iniziate da uno o 2 bicchieri appena svegli e poi distribuitela poco alla volta durante il giorno. L’acqua bollita risulta più leggera e penetra meglio nelle cellule, e riesce a sciogliere e liberare le tossine accumulate nei mesi invernali. Vi consiglio di prepararla in un buon thermos la sera, così da averla pronta per la mattina dopo, non avrete ulteriori ritardi. Non bevetela quando si è raffreddata, piuttosto preparate un altro thermos!

Prima di berla però, alla mattina c’è un altro passaggio da fare: appena svegli, bisogna pulire la lingua con l’apposito pulisci lingua o con un cucchiaino dal bordo un po' netto. Meglio non usare lo spazzolino da denti per non danneggiare le papille gustative. In questo modo, le tossine espulse attraverso la lingua durante la notte saranno eliminate e non torneranno in circolo, e l’acqua che beviamo sarà assorbita bene già a partire dalla bocca, la prima porta di entrata del prana contenuto nel cibo.

Abbiamo quindi visto come ci si può liberare dalle tossine attraverso la pulizia della lingua, e attraverso i reni bevendo acqua calda.

C’è un altro organo che può espellere le tossine, ed è la pelle: per questo, un’altra pratica detox primaverile, da usare anche tutto l’anno, è il massaggio con l’olio. Sempre la mattina, e i pochi minuti da dedicare a queste pratiche vi ripagheranno in maniera visibile, massaggiate bene il corpo con un po' di olio di sesamo se siete freddolose e olio di mandorla od oliva se volete un effetto neutro.
Il massaggio nutre la pelle e libera la pelle dalle cellule morte e dalle tossine espulse nella notte, e si esegue strofinando in senso longitudinale sugli arti e la schiena, e in senso circolare sulle articolazioni e sulla pancia. Usate l’olio necessario per scivolare sulla pelle, ma non troppo per non ritrovarvi a dovere usare il sapone per eliminare i residui. Un paio di minuti di massaggio, e potete fare poi una doccia tiepida per eliminare l’untuosità in eccesso.
La pelle rimarrà morbida e non servirà mettere la crema, se avete la pelle secca, e nemmeno usare il sapone, se avete la pelle già più untuosa, perché l’olio avrà equilibrato la secrezione e vi rimarrà soltanto da asciugarvi con un telo facilmente lavabile.

Ora non vi rimane che eseguire qualche minuto di pranayama quadrato.

Appoggiate indice e medio della mano destra (se volete usare la sinistra, invertite le istruzioni per le dita) al centro tra le sopracciglia, (e lì rimarranno tutto il tempo), e chiudete con il pollice la narice destra. Espirate attraverso la narice sinistra per 5 tempi, poi trattenete il respiro a polmoni vuoti per altri 5 tempi. Inspirate attraverso la stessa narice sinistra per 5 tempi, poi trattenete a polmoni pieni chiudendo entrambe le narici con le dita per altri 5 tempi. Ora aprite la narice destra staccando un po' il pollice e lasciate l’anulare e il mignolo a chiudere la narice sinistra, ed espirate dalla narice destra per 5 tempi. Trattenete a polmoni vuoti per 5 tempi, e inspirate dalla narice destra per 5 tempi, trattenete a polmoni pieni per 5 tempi, espirate dalla narice sinistra per 5 tempi.

Ricominciate il ciclo inspirando dalla narice sinistra per 5 tempi, e così via. Proseguite per 10 respiri o più, ascoltando il corpo; vi dirà se il ritmo è corretto o se è necessario fare la respirazione in 4 tempi, o forse 6. Se dovete cambiare, fatelo in tutte e quattro le fasi, cercando un ritmo che vi permetta di mantenere il ritmo del cuore tranquillo e la respirazione facile.

Ricapitolando, si inizia espirando dalla narice sinistra, pausa, si inspira dalla stessa, pausa, si espira da quella opposta, pausa, si inspira dalla stessa, pausa. Il cambio della narice accade dopo la pausa a polmoni pieni, mentre dopo la pausa a polmoni vuoti si inspira dalla stessa narice usata per espirare.

Se la respirazione è corretta, dopo qualche minuto vi accorgerete che cominciate a sentire un piacevole calore interno che si diffonde in tutto il corpo. È il segno che si è attivata la respirazione cellulare, altro potente mezzo per bruciare scorie e ripulire dalle tossine.

L’ultima pratica da abbinare è il camminare. Camminate di più, possibilmente dove l’aria è pulita e c’è la natura che può rigenerare i vostri ritmi naturali. Vedrete che l’energia tornerà a fluire vigorosa e vi ritroverete a rifiorire, proprio come succede nella natura!

Buona preparazione di primavera!

Laura Sabbadin

Insegnante di yoga ed Educatrice ai Valori Umani

Laura Sabbadin

Educatrice

Sito web: www.saivivere.it