Donna di Pregio

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L’autunno ci regala una incantevole tavolozza di colori fatta di calde tonalità avvolgenti; le foglie danzando cadono al suolo coprendo, come un magico tappeto, le strade, i giardini, i parchi, con sfumature intense di giallo, di rosso e di arancio.

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Cuor gentile, cuor contento

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La mia religione è molto semplice. La mia religione è la gentilezza. 1

La gentilezza è un valore umano di cui nessuno può fare a meno. Neppure Ebenezer Scrooge, l’avaro misantropo della storia “Il Canto di Natale” di Charles Dickens, del 1843. Perché all’apice del racconto anche il cuore di quest’uomo, che si beffa dei buoni sentimenti del Natale e di tutti coloro che lo festeggiano, si scioglie. In quell’istante egli si sorprende di scoprire che in lui abita la medesima bontà, e l’amorevolezza che tanto scherniva, e in un attimo la sua realtà si trasforma. Vede la vita come non ha mai visto prima, e coglie il ritmo, le tonalità e i timbri di un Canto che riverbera in tutto il Creato e dal quale si lascia finalmente abbracciare. La totale metamorfosi di quest’uomo scorbutico e solitario, scaturisce da ciò che può sembrare un nonnulla; un’improvvisa apertura, piccola ma sufficientemente grande per accorgersi dei bisogni e delle difficoltà dell’altro. Una presa di coscienza tale da liberare di colpo la stasi che non permetteva all’energia di fluire, alla vita di respirare, al suo cuore di vibrare con delicatezza, cortesia e altruismo.

Il mutamento di Scrooge esemplifica come lo slancio di un “cuore gentile” inneschi delle vere e proprie interazioni chimiche dentro di sé, tali da influenzarci positivamente e a più livelli. Basti pensare che la felicità che ne deriviamo ci aiuta a vivere meglio, e anche più a lungo, perché la gentilezza riduce lo stress e la depressione, aumenta l’autostima e migliora la qualità del nostro sonno; eleva il nostro benessere in generale e rafforza il nostro sistema immunitario! E non ci si perde più in mille contorsioni, perché essere gentili segue un movimento lineare!

Ma c’è ancora di più. Quel “piccolo atto di gentilezza che vale più delle più grandi intenzioni” di Kahil Gibran, può ridurre conflitti e promuovere unità tra la gente; quel piccolo gesto che si colora di compassione e di solidarietà può, coltivandolo, portarci ad eliminare la violenza, le discriminazioni e può sostenerci persino nella salvaguardia del pianeta, e delle infinite forme di vita che coabitano la Terra. Essere gentili ci aiuta a migliorare le nostre relazioni umane (aggiungete un pizzico di gentilezza in più quando interagisci con qualcuno, e coglierai subito i frutti!), ma anche il rapporto con se stessi perché un cuore gentile canta, e cantare fa bene al cuore!

Ecco che diventa chiara la derivazione etimologica della parola “gentilezza” che risuona con la nobiltà di un buon carattere di chi si distingue per gli alti principi in cui crede, ma che soprattutto li mette in pratica. Un atto di gentilezza concretizza i nostri “buoni pensieri”, e così ci si sente integri e soddisfatti di sé.

Spesso, parlando con i più piccoli, li incoraggiamo ad essere educati e rispettosi, perché essere gentili è indice di buone maniere. Quando si è gentili, si è amichevoli, premurosi e generosi; si sa dire “per piacere, buongiorno, arrivederci e grazie”. Ma alla base di questi valori vi è qualcosa di più profondo: la volontà di non ferire i sentimenti altrui, anche per una svista, per errore, e di trattare gli altri come vorresti essere trattato tu. E sappiamo tutti quanto una persona gentile sia piacevole e gradita! Stare in sua compagnia ci fa respirare a pieni polmoni, e gli scambi che si intrattengono sono facili, affabili e leggeri.

Lo slancio di un animo gentile matura così in un atteggiamento sempre più empatico che accoglie nella più perfetta cordialità la vita nel suo insieme con cui stringe e rafforza dei profondi legami di appartenenza spirituale, perché la gentilezza ci avvicina l’uno all’altro “cuore a cuore”; impariamo a vedere meglio e a comprendere di più, man mano che ci si pone la domanda: “al posto suo come mi sentirei?” E mentre quella piccola apertura di cuore si allarga, la nostra consapevolezza aumenta.

Quando ciò che pensiamo, diciamo e facciamo si tinge di gentilezza ci si accorge di quanto sia contagioso! I nostri amici, parenti e conoscenti, i nostri figli e allievi e i colleghi di lavoro, diventano d’improvviso più calmi, tolleranti, umili, disponibili e… gentili! Chi non vorrebbe contornarsi da amici siffatti? Ecco che coltivare la gentilezza non è solo auspicabile per gli individui, ma è alla base di comunità sane e equilibrate. Questo fondamentale valore umano - di cui nessuno di noi vorrebbe fare a meno - fiorisce attraverso la gratitudine e l'autenticità, e migliora il lavoro di squadra dotandola di buone relazioni umane. Il senso e la pratica dell’"essere gentili" dovrebbe essere uno degli obbiettivi principali dell'istruzione di oggi.

Ecco una “citazione-guida”! Ci aiuta a praticare la gentilezza:

Non si può sempre compiacere gli altri, ma possiamo parlare in modo compiacente.2

Suzanne Palermo
Scrittrice, Illustratrice ed Educatrice ai Valori Umani

Link
Il gioco della gentilezza

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1 Dalai Lama
2 Voltaire

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Importanza del racconto di fiabe

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L'importanza del racconto di fiabe nello sviluppo dei nostri figli

Malgrado il mezzo televisivo presenti la possibilità di sostituire il genitore, attraverso i cartoni animati e le fiabe sceneggiate, è molto importante che egli passi del tempo col proprio bambino, raccontandogli delle fiabe.

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Pulcherrima Domina

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“Una signora molto bella” è il titolo di questo articolo in cui ci occuperemo di ‘Bellezza’ femminile, in un’ottica diversa da quella che ci mostra la pubblicità o le riviste di moda attraverso immagini e foto patinate molto affascinanti.

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Meditare e Medicare…

Ormai lo sappiamo: la nostra mente è uno strumento potente, e bisogna “imbrigliare i sensi” per mantenerne il controllo affinché non siano essi a condurci di qua o di là come una scimmia che salta da un ramo ad un altro. Sappiamo anche quanto essa sia una vera e proprio matassa di desideri, pervasa com’è da sentimenti e emozioni che per loro natura oscillano, cambiano, si trasformano, trasportandoci in su e in giù, a secondo del caso. Un movimento, (talvolta uno sfinimento), che altera addirittura le nostre vibrazioni cerebrali che salgono o scendono, si abbassano o si alzano, “ridono o si deprimono”, e noi con loro!

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Le giuste parole - 2

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Cosa è necessario sapere per parlare in modo efficace e costruttivo con i nostri figli.

2^ Parte

La comunicazione con i nostri figli crea opportunità straordinarie per conoscerli e, al tempo stesso, per conoscere meglio noi stessi. Come ho detto nell’articolo precedente, noi cresciamo insieme a loro.

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La scuola di vita

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Ovunque vai, impari qualcosa! Tutto ha un messaggio da dare, un insegnamento da rivelare. Non si dice che la natura è Maestra? E così la vita! Le montagne ci parlano dell’importanza di fermezza e stabilità. Neanche il vento può scalfirle. L’acqua ci insegna che per superare gli ostacoli bisogna scorrere. Guai a fissarsi sul problema, perché l’energia ristagna interrompendo il flusso naturale delle cose, e quel ristagno dentro di noi ci blocca. L’immagine dell’iceberg è gettonata quando si tratta di spiegare che quello che vediamo è solo la punta di qualcosa di molto più grande. Ci racconta di una realtà invisibile nascosta “sotto ai nostri piedi”, e che oltre all’apparenza c’è molto di più.

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Donne Adamantine

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Le pietre preziose rappresentano la Bellezza e la esaltano quando sono indossate, la Ricchezza per la loro preziosità e il loro valore; il Potere che si manifesta nell’uomo con la nobiltà e le qualità interiori di onestà, integrità e responsabilità. Nello scrigno segreto di Madre Natura dove l'uomo ricava con stupore e meraviglia queste preziose gemme, fra tutte loro egli ha dato maggior pregio ad una in particolare: Il "diamante", le cui caratteristiche di durezza, resistenza, brillantezza e luce, lo rendono il più ambito tra le pietre preziose. La parola 'diamante' deriva dal greco “adamas” che significa “invincibile". Il diamante, simboleggia i valori morali e intellettuali, la forza spirituale, la perfezione e la grandezza; nella mitologia, il diamante è associato all’immagine di Venere, dea della Prosperità, dell’Amore.

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La Virtù dei Forti

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Senza pazienza e la capacità di sopportazione, si diventa spiritualmente deboli. Tale debolezza conduce a pensieri negativi e comportamenti sbagliati. Quando la pazienza se ne va i più grandi degli individui si riducono a degli assoluti sciocchi.1

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Le giuste parole

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Cosa è necessario sapere per parlare in modo efficace e costruttivo con i nostri figli.

1^ Parte

Le parole che usiamo nel comunicare con i nostri figli sono molto importanti. L’arte del comunicare si può apprendere ed è importantissimo saperla utilizzare innanzitutto con loro. Questo lo possiamo e dobbiamo fare il più presto possibile, altrimenti, quando cominceranno a crescere e saranno adolescenti (età in cui il loro punto di riferimento sarà il gruppo dei pari e non più i genitori) sarà sempre più difficile recuperare con loro un rapporto soddisfacente, basato su una comunicazione efficace e rispettosa.

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